La partita si gioca sui tempi, già in estremo ritardo: il caldo è già arrivato, qualche visitatore anche, ma la città è ancora sprovvista di un programma della propria Estate barlettana 2017. Già da tempo era chiaro che non si sarebbe potuto presentare un cartellone straordinario, viste le poche risorse a disposizione del Comune di Barletta, come di molti altri. Come già in questi ultimi anni si è ricorso alla raccolta di evidenza pubblica per iniziative culturali, proposte dalle varie associazioni cittadine (“proposte di animazione e spettacolo da realizzarsi nell’estate 2017 articolate con rassegne musicali e cinematografiche all’aperto, concerti musicali, mostre, reading letterari, teatro, animazione per i più piccoli, manifestazioni sportive”); la graduatoria è conseguente alla valutazione di una apposita commissione nominata dal Settore Beni e Servizi Culturali. . Finora una scarsissima dotazione finanziaria (5 mila euro) su cui il Consiglio comunale nella seduta di venerdì scorso sarebbe dovuto intervenire con una discussione ampia sul tema e una variazione al Bilancio; questo non è accaduto, come abbiamo già avuto modo di raccontarvi, anche per le richieste dei revisori dei conti comunali. Ieri la Giunta ha finalmente partorito tale variazione sul Bilancio di Previsione 2017/2019, per l’annualità corrente, con l’obiettivo di garantire l’incremento degli stanziamenti di € 40.000,00, di cui si parlava già da tempo, per le imminenti manifestazioni culturali dell’estate barlettana, di € 20.000,00 per mostre nazionali e internazionali e di € 35.000,00 per la prossima festa dei Santi Patroni, di cui € 15.000,00 a titolo di contributi. Queste somme erano state già prenotate nella seduta di Giunta del 18 maggio, confermate con la disponibilità manifestata dalla III Commissione Consiliare “Affari Finanziari”. La decisione è già esecutiva, rendendo questi soldi già utilizzabili, potendo essere approvati da un ulteriore passaggio consiliare entro 60 giorni che dovrà solo ratificare, o anche come debiti fuori bilancio successivamente.

Il ritardo comunque resta e con esso l’amarezza di non assolvere a quel concetto fondamentale che si lega ad un’importante programmazione e pubblicizzazione degli eventi, semmai questi possano risultare di richiamo.