Hanno preso carta e penna e hanno denunciato al Prefetto, Clara Minerva, quale garante della legalità nel territorio della Provincia Bat, descrivendo alcune violazioni che sarebbero state compiute da parte del Sindaco, assessori e consiglieri comunali di ogni schieramento politico a Barletta. Per il vero si tratta di violazioni che pare siano realmente perpetrate, vista la loro evidenza pubblica, ma non si tratta di violazioni di norme di legge ma dello Statuto e Regolamento del Consiglio comunale. Questo al centro dell’incontro di ieri sera, presso un locale del centro storico, organizzato dagli Attivisti 5 stelle di Barletta, per mettere al corrente la cittadinanza degli inadempimenti compiuti dalla politica cittadina.22343733_10212707236889233_451965666_o

Savio Chiariello, Ruggiero Rutigliano, Giuseppe Basile, Marisa Romaniello, Giuseppe Mastrorilli sono tra i firmatari della nota al Prefetto, e ieri è stata presentata alla presenza della consigliera regionale del M5S e portavoce regionale dei pentastellati, Antonella Laricchia. I punti contestati riguardano l’illegittimo rapporto maggioranza/minoranza nelle Commissioni consiliari (in violazione dell’art. 38, comma 6, del TUEL e nello specifico, dell’art. 72, comma 3, del Regolamento del Consiglio comunale); tale violazione è assolutamente evidente (“Ogni commissione consiliare permanente è formata da 5 (cinque) componenti ed è organizzata in modo da garantire la proporzionalità della maggioranza e della minoranza. Si terrà conto, altresì, della consistenza numerica dei gruppi consiliari.”) ed è stata in diverse occasioni in questi anni oggetto di richiamo da parte della presidente del Consiglio comunale, ma i sostanziali cambiamenti che hanno trasformato numericamente maggioranza e opposizione negli ultimi tempi hanno contribuito a creare una situazione che potremmo quantomeno definire confusa, a causa di passaggi dalla maggioranza all’opposizione e viceversa di alcuni consiglieri; ad oggi sarebbero sette su otto le Commissioni numericamente irregolari. Poi, la mancata relazione annuale del Sindaco sull’apporto del volontariato (in violazione dell’art. 56, comma 3 dello Statuto), che a quanto pare non è mai stata realizzata neanche dalle amministrazioni precedenti; il solito ritardo delle istanze inviate all’amministrazione rimaste senza risposta (in violazione dell’art. 61, comma 2 dello Statuto); ricordiamo che il M5S non ha rappresentanza nella massima assise cittadina, poiché l’unica consigliera ha abbandonato il gruppo aderendo ad Area Popolare. Ancora, la mancata relazione annuale (2016) della Commissione Controllo e Garanzia (in violazione dell’art. 85, comma 3, del Regolamento del Consiglio comunale) realizzata solo per alcuni anni dal presidente della Commissione. Dubbi sono stati espressi sulla verifica periodica della Commissione Controllo e Garanzia sulle linee programmatiche (art. 41 dello Statuto). Tali richiami, a tutela delle Istituzioni stesse e di tutti i cittadini, sono stati ripetuti in varie occasioni in questi anni.22323811_10212707213688653_1410565440_o A quanto pare, il Sindaco non ha mai voluto dare ascolto alle istanze di questo gruppo politico. Inoltre, la consigliera regionale ha raccontato della volontà dei grillini di rendere attuata una democrazia diretta, anche attraverso l’aiuto del Web con la consultazione di un Bilancio Attivo regionale, chiaro e dettagliato; i contributi per le associazioni regionali spesso vengono concessi attraverso metodi poco trasparenti. Ancora di Acquedotto Pugliese e Sanità pubblica si è parlato; la proposta di realizzare su scala regionale un censimento delle persone in condizione di disabilità, per identificare e conoscere meglio le problematiche, l’esigenze del territorio, senza poi doversi rivolgere al politico di turno per chiedere un favore. La trasparenza è vista come un diritto dei cittadini alla partecipazione.