Venerdì  2 febbraio il giornalista e scrittore Valentino Losito ha presentato nella cornice di presso Palazzo Della Marra, a Barletta, il suo nuovo libro «E la chiamano estate», una raccolta di storie, personaggi e vicissitudini, che l’autore e suo padre, cantastorie, hanno incontrato nel cammino della vita. Un testo autobiografico quindi, in cui le vicende sono quelle del cuore e hanno come filo conduttore il paese natio, Santo Spirito. Alla presentazione sono intervenuti, in qualità di moderatore, Giuseppe Dimiccoli – giornalista de La Gazzetta del Mezzogiorno-  e Mariagrazia Vitobello -Presidente del Centro Studi “Barletta in Rosa. ‘Un libro fresco che sa di mare e di “villeggiatura”, di ricordi di una infanzia felice tra i voli di aquilone e partite al pallone alla controra nel campetto dietro casa. Un libro di brevi aneddoti del tempo che fu e che ha lasciato nell’autore e lascerà in ogni lettore una scia di ricordi che rendono azzurro e leggero il cuore.’

Pensare ad un tempo ritrovato in “una società di fretta”, con atteggiamenti di mancanza di concentrazione e di quella pace interiore, fa bene all’anima. La fretta infatti è il demone del nostro tempo. “Abbiamo ridotto tutto al consumismo, consumiamo anche le persone, sono usa e getta, vogliamo bruciare tutto. Viviamo in un tempo in cui c’è una dittatura del presente – afferma lo scrittore – e ci sta pervadendo l’anima il pensiero che valga solo l’ora e l’adesso. Questo ci fa perdere il senso del futuro, della speranza e della prospettiva, ci brucia alle spalle la memoria delle radici”. Quella compiuta dall’autore è una sfida difficile, perché si tratta di portare nel mondo tecnologico e veloce questa riserva di umanità. Si deve trattare di un percorso di rinascita di alcuni valori. Questo libro parla anche del silenzio,che è la culla delle vere parole, se volgiamo pronunciare parole colme di senso abbiamo prima bisogno di sostare con il pensiero. Silenzio, stupore e profezia sono valori da recuperare. “La globalizzazione è un grande rumore di fondo che è diventata la colonna sonora della nostra vita” aggiunge Losito “ Bisogna avere ancora la capacità di stupirci”. In qualità di giornalista ed ex presidente dell’Odg Puglia, Valentino Losito, ha aperto anche una breve parentesi sul lavoro dei colleghi che sono da lui definiti come profeti, che parlano per qualcuno: parlare per dar voce a chi non ha voce.

“La tecnologia ci sta rubando tutto e ci sta rubando anche il tempo, ma non lasciamoci rubare le cose belle”. Questo è il senso del libro di Losito: un tuffo nel passato per far riemergere la purezza dei tempi passati.  Ma la memoria non appartiene solo al passato ma anche al futuro, perché “noi traslochiamo non solo da una casa all’altra, ma  traslochiamo da una stagione all’altra della nostra vita. Allora quando noi traslochiamo in una casa nuova portiamo le cose più preziose, dal punto di vista affettivo. Mettiamo insieme le cose più belle che abbiamo, così passando ad una nuova stagione della vita non tralasciamo le virtù del cuore, della mente dell’anima e che nessuna tecnologia  ci potrà rendere”.

A cura di Piera Ornella Barracchia