L’applicazione Junker che aiuterà i cittadini di Barletta nel differenziare e a conferire correttamente i rifiuti domestici è operativa ed è scaricabile.   L’app Junker per smartphone, gratuita, è stata ideata e realizzata dal team Giunko s.r.l.. e riconosce, attraverso il codice a barre, il prodotto da gettare e lo “scompone” nelle materie prime che lo costituiscono indicando nel giro di pochi secondi in quali bidoni dovrà essere scaricato sulla base del calendario di raccolta stabilito per il “porta a porta” della propria città e del quartiere di residenza. In assenza del codice a barre Junker riconosce il rifiuto grazie a un vastissimo data base con i simboli e le categorie di materiali “generici”. Se, infine, il prodotto non viene “identificato” all’utente basterà fotografarlo tramite la app e segnalarlo a Junker, anche con indicazioni aggiuntive. In breve tempo otterrà risposta con le info necessarie per lo smaltimento. Grazie a questa possibilità i prodotti riconoscibili e le info aumentano progressivamente arricchendo l’archivio disponibile. Tramite la app si potranno, inoltre, consultare il calendario dei ritiri del “porta a porta”, i punti di raccolta, ricevere avvisi e comunicazioni utili per migliorare la qualità del servizio. Ulteriori chiarimenti sono disponibili sul sito www.junkerapp.it .

«L’applicazione Junker – ha dichiarato l’assessore comunale alle Politiche della Sostenibilità Ambientale Antonio Divincenzo – è uno strumento di formidabile semplicità che garantisce ai cittadini un valido contributo per chiarire ogni dubbio sui materiali da separare per una metodica e corretta raccolta “porta a porta” e permette di migliorare la qualità dei prodotti differenziati. Un passo avanti che l’Amministrazione comunale e la società in house Bar.S.A. hanno condiviso e messo a disposizione della comunità che ha dimostrato civismo e grande collaborazione. Infatti  le percentuali medie annue di raccolta differenziata hanno permesso di includere Barletta nell’elenco dei “Comuni Ricicloni 2017” di Legambiente, confermandosi capoluogo di provincia virtuoso con una percentuale media del 70%. Un dato – ha continuato Divincenzo –  che avvalora il lavoro eseguito per il raggiungimento degli obiettivi di legge, evitando l’ecotassa, riassorbendo i maggiori costi dei conferimenti dei rifiuti e permettendo di ridurre, mediamente tra il 5,5% e il 6%, l’imposizione della TARI. Tutto questo rende possibile guardare positivamente a nuovi orizzonti nelle strategie di perfezionamento della raccolta dei rifiuti».