Insieme di falsi stop and go nel preludio di questa campagna elettorale che porterà, con le Elezioni amministrative di inizio giugno, alla scelta del nuovo sindaco di Barletta. Ormai appare chiaro che le principali attenzioni del momento sono rivolte alle scelte che riguardano il Partito Democratico, che amministra la città tutt’oggi. I quesiti sono di due tipi: chi sarà il candidato sindaco per il PD? Quale sarà la coalizione che lo appoggerà? Alla prima domanda possiamo semplicemente tornare ai principali rumours che avevamo già riportato negli scorsi giorni, sempre più insistenti, sul nome del dott. Dino Delvecchio attuale presidente dell’Ordine dei medici della BAT.

Riguardo alla seconda questione, si è tentato fino all’ultimo cioè fino a mercoledì sera, di cercare una pacificazione tra il PD e la coalizione civica che il dott. Cosimo Cannito ha messo in campo. Infatti il primario del Pronto Soccorso di Barletta ha creato un gruppo eliminando i simboli di partito, scelta assolutamente non gradita ai democratici, e con la loro assenza, è entrato in coalizione anche il centrodestra nelle componenti di Forza Italia e dei fittiani di Direzione Italia. Come dicevamo fino a mercoledì sera l’ultimo incontro con il presidente della Regione, Michele Emiliano, con lo stesso Cannito; ma ieri pomeriggio un documento ufficiale ha sciolto ogni dubbio: la candidatura a sindaco di Cannito, già consigliere comunale socialista all’opposizione in questi anni, non sarà in coalizione con il PD. Pare soprattutto per la non volontà degli alleati. Quindi l’accordo è saltato. Del resto sia il segretario regionale, on. Marco Lacarra, sia quello cittadino, Nicola Defazio, sia il Direttivo cittadino si erano espressi negli scorsi giorni contro ogni ipotesi di apparentamento con l’esperienza sopraccitata, soprattutto contro la rinuncia al simbolo. Pare che sia stata raggiunta un’intesa preliminare  PD-MDP. Stante così le cose, salvo sorprese dell’ultimo momento a cui siamo stati abituati già dal 2013, ognuno proseguirà per la propria strada. Ancora nulla si sa della risposta della sede ufficiale, ormai romana, del M5S sulla scelta delle candidature tra il prof. Michelangelo Filannino, che pare tuttavia il nome più vicino alla parte “istituzionale” del Movimento (pare anche al sen. Quarto), e quella dell’avv. Michele Tedeschi. Prosegue la campagna elettorale, anche mediaticamente, del giovane consigliere comunale di Sinistra Italiana, Carmine Doronzo, candidato sindaco della lista civica #Reset, e la candidatura del consigliere comunale leghista Flavio Basile, che non ha voluto accettare la via della coalizione con Cannito.