Un’estate birichina quella che sta per terminare in Puglia, che ha riservato mal tempo e nubifragi in alcuni giorni dell’anno tra i più attesi da tutti. Il Ferragosto di questo 2018 non è stato dei migliori, con il maltempo che ha determinato l’intera giornata, dal mattino alla sera. Così, durante l’uggiosa mattinata abbiamo fatto una sgradevole scoperta al termine della litoranea di Ponente, a Barletta. Dopo lo stabilimento balneare dell’ANMI infatti il tratto di costa caratterizzato da scogli ed un sottilissimo lembo di spiaggia ci ha rivelato un ammasso di rifiuti indistinti, sicuramente un accumulo di molti mesi.

Insomma l’inciviltà regna sovrana, soprattutto d’estate quando in molti ritengono di poter passare inosservati mentre compiono atti incivili di abbandono dei rifiuti. Ci ritroviamo così ancora una volta a sottolineare che secondo la legge il generale divieto di abbandono dei rifiuti è posto dall’art. 192 del D.Lgs. n. 152/2006, che dispone ai comma 1 e 2: “1.L’abbandono e il deposito incontrollati di rifiuti sul suolo e nel suolo sono vietati. 2. È altresì vietata l’immissione di rifiuti di qualsiasi genere, allo stato solido o liquido, nelle acque superficiali e sotterranee”.

Il fenomeno però risulta essere in costante crescita in tutta Italia e la città di Barletta non resta indietro, mantenendo alti i suoi standard di abbandono dei rifiuti in ogni genere di spazio, dalla spiaggia alle strade, dalle campagne alle vie della città. Purtroppo sono numerosissime le segnalazioni di rifiuti abbandonati in spazi sia urbani che rurali, ma subito dopo le necessarie operazioni di sgombero e pulizia, gli ambienti tornano ad essere deturpati da coloro che a quanto pare non riescono a rispettare il semplicissimo calendario di conferimento predisposto dall’amministrazione comunale in collaborazione con la società Bar.S.A. che si occupa delle operazioni di raccolta e smaltimento. Un problema con gravissime conseguenze, non soltanto per chi si macchia di questa colpa quanto soprattutto per l’ambiente ed il decoro urbano, fortemente deturpati da un’apparentemente ingenua inciviltà.