Tutto confermato quello che già ieri vi avevamo preannunciato: il sindaco Cannito ha scelto la via della “fermezza”, ritirerà le dimissioni protocollate il 6 agosto scorso. Respinge, inoltre, il nome proposto dai consiglieri “dissidenti” eletti nella sua stessa maggioranza del consigliere Giuseppe Losappio (eletto in Forza Barletta) per la Presidenza del Consiglio comunale, ufficializzato ieri non senza sorpresa. Questo vuol dire ufficialmente che l’Amministrazione attuale non ha una maggioranza in Consiglio comunale, potendo soltanto contare sui 12 “pro Cannito”.

Certamente un atto coraggioso, che ammette gli errori per cui si è deciso di portarsi dietro il carrozzone del “tutti dentro” pur di vincere alle elezioni dello scorso 10 giugno. Ora la parola passa alle opposizioni, a cui già da tempo si era rivolto il Primo cittadino durante le prime sedute consiliari, per eleggere un Presidente della massima assise cittadina. Poi si vedrà. Potrebbe anche essere un’occasione straordinaria per realizzare solamente cose positive per la città tutta, sperando che anche i partiti di opposizione riescano a comprendere l’opportunità del momento, dove tutti ne hanno da guadagnare.

Sarebbe inutile invocare nuove elezioni subito, perché tanto si dovrebbe passare necessariamente da un lungo periodo di commissariamento che ha soltanto i poteri dell’ordinaria amministrazione e dunque rallenterebbe l’accelerazione di cui la città ha bisogno su tante questioni. Non escludiamo neanche che presto alcuni consiglieri dei “dissidenti” potrebbero provare a far ritorno nella maggioranza come il figliol prodigo. La scelta di Cannito merita un tempo di attenta osservazione, perché amministrare in minoranza è un compito estremamente difficile, ma non impossibile. Come avevamo già annunciato ieri, il Sindaco rilancia l’azione amministrativa inserendo nella Giunta il nome di Rosa Tupputi (Buona Politica) come assessore all’urbanistica, adempiendo al bisogno di aggiungere un nominativo femminile come previsto dalla legge per rispettare le quote rosa. Ricordiamo che la Tupputi va a riempire la casella degli assessorati includendo la Buona Politica finora non inserita poiché il Sindaco aveva ipotizzato il nome di Sabino Dicataldo per la Presidenza del Consiglio comunale. Idea poi naufragata; anzi si dovrà chiarire il ruolo in maggioranza di quest’ultimo visti gli ultimi passaggi che lo hanno visto come possibilità per i “dissidenti”. La possibilità più concreta resta quella di attribuire la presidenza al M5S, magari alla stessa consigliera “anziana”, Carone, che ha già guidato le prime sedute del Consiglio, in maniera peraltro precisa ed equidistante garantendo il ruolo ‘terzo’che deve avere un Presidente. Il marchio negativo potrebbe a questo punto cadere sull’intera classe politica-amministrativa della città, maggioranza e opposizione che sia.

“Il rinnovamento che tutti voi aspettate avverrà – così si legge nella nota diffusa dal Sindaco che riportiamo in allegato – liberando la politica che, nella nostra città, da troppo tempo, è schiava di personalismi. Questo è ciò che io voglio ed è quello che intendo fare!”.

Revoca dimissioni sindaco Cannito