«Canne della Battaglia, Antiquarium, Cittadella: tutto chiuso a Pasquetta. Disagio sociale. Guasto culturale. Danno economico. Tutti coefficienti negativi che si aggiungono alla carenza di personale, causa-effetto del permanente stato di malessere più volte denunciato dai sindacati oltre ogni annunciato trionfalismo: desolante scenario destinato a ripetersi, salvo smentite, anche per il prossimo 1° maggio in un continuo saliscendi scandito anche da comunicati-stampa provenienti da fonti amministrative e politiche». Così inizia la nota del giornalista Nino Vinella nella duplice veste di Presidente del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia e Archeoclub d’Italia Onlus, che prosegue.

«Dal nostro osservatorio nella stazioncina sulla linea ferroviaria Barletta-Spinazzola noi volontari (Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia e Archeoclub d’Italia Onlus) abbiamo dovuto assistere allo svolgersi di una Pasquetta contrassegnata da fotogrammi che possiamo e dobbiamo raccontare. Pur adoperandoci nei limiti del nostro “status” come cittadini che accolgono altri cittadini, abbiamo fatto quanto nelle nostre possibilità: supporto ed accoglienza negli spazi verdi protetti e nei gazebo con possibilità di consumare un picnic anche a dispetto del tempo imbronciato, cura nella raccolta dei rifiuti altrimenti dispersi nel circostante ambiente, informazioni turistiche e culturali. Questo in positivo. Nel negativo di questi fotogrammi altri momenti preoccupanti. Visitatori in coda davanti ai cancelli chiusi dell’Antiquarium senza una minima indicazione scritta su cartelli informativi. Carenza nella carenza: al punto che sono stati in molti a doversi rivolgere alla pattuglia della Polizia locale in servizio di vigilanza per raccogliere notizie. Risposte cortesi da parte degli operatori, accolte sempre con molto rammarico (e talvolta anche con imprecazioni) da parte dei turisti, colti alla sprovvista dal trovarsi di fronte ai cancelli chiusi e del tutto depistati dall’uso del web per saperne di più come infopoint digitale. Un caso clamoroso e paradossale è stato da noi registrato e riportato a diretta conoscenza della Polizia locale: presenze all’interno della Cittadella chiusa al pubblico. Presenze di “visitatori clandestini” nell’area recintata, che sono entrati magari scavalcando la recinzione protettiva su di un lato nascosto o attravewrso varchi clandestini per farsi fotografare o scattarsi un selfie alla colonna commemorativa della Battaglia! Queste “presenze” sono state a loro volta fotografate a distanza per documentare quanto fragili siano tuttora le barriere a difesa del sito archeologico».

«Ma anche quell’altra Canne ignorata, dimenticata, offesa e bistrattata è stata al centro dell’attenzione e delle critiche. La Canne delle Terme di San Mercurio, i resti dell’antica domus di epoca imperiale, quelle uniche tracce della romanità in tutta l’area, tracce ancora tutte da rendere fruibili ma che vengono lasciate preda di abbandono con grosse falle nelle recinzioni come più ma inutilmente denunciato alle competenti autorità della Soprintendenza Foggia-Bari-Bat. Ed infine, in questo doloroso elenco di fatti e di misfatti a danno della nostre memoria identitaria, lo scandaloso stato in cui versa la storica Fontana medievale di San Ruggiero, sfregiata nel 2008 da graffiti con vernice spray e sempre in serissimo pericolo di crollo imminente: antichissimo abbeveratoio dedicato al Patrono della Città di Barletta ma esistente su suolo di proprietà privata di Andria, dimostrazione della ingente presenza nel patrimonio agricolo e fondiario nel territorio di Barletta da parte degli andriesi».