«Un passo indietro per la città, un passo indietro per un grande obiettivo». Prende il via così la nota congiunta di Barletta 1922 e Audace Barletta, protagoniste del prossimo campionato di Eccellenza, sul tema dello stadio Cosimo Puttilli, oggetto di lavori di restyling da maggio 2015.  «Un passo indietro, per amore della città e per contribuire a mettere fine finalmente ad una vicenda tutta italiana, nella peggiore accezione del termine. La nostra casa, lo stadio “Puttilli” è ormai chiusa dal giugno 2015, quattro lunghi anni sono passati e purtroppo tra promesse, progetti poi rivelatisi sbagliati e piste inaugurate in pompa magna le porte sono ancora desolatamente chiuse. Negli ultimi tempi proprio per accorciare quella che definiremmo una “lunga agonia”, si era parlato di apertura “parziale”, ovvero della possibilità di rendere fruibile al pubblico la sola tribuna con i suoi 1591 posti a sedere. Tante riunioni, un progetto nel cassetto in attesa di essere esaminato e tanti interrogativi attorno ad esso». 

«Nel frattempo -si legge  il CONI ha finalmente elaborato il suo progetto definitivo finalizzato a restituirci totalmente la nostra casa, entro la fine del 2020. Proprio in occasione della presentazione del progetto, qualche giorno fa a Palazzo di Città abbiamo di comune accordo deciso di fare un passo indietro. Rinunciamo alla possibilità di apertura parziale e chiediamo che le risorse e le energie che sarebbero state utilizzate per portarla a termine vengano indirizzate verso la totale riapertura dello stadio. Capirete bene quanto sforzo possa significare questo per noi, costretti ancora una volta a disputare una stagione lontano da casa.  Ancora una volta il Manzi-Chiapulin ci ospiterà, in quella che per il calcio barlettano sarà una stagione storica: per la prima volta Barletta 1922 ed Audace Barletta si sfideranno in una stracittadina che resterà negli annali. Tanto sarà l’entusiasmo e tanto sarà il calore che il pubblico barlettano esprimerà gara dopo gara. Per questo motivo, chiediamo, in attesa di riavere la nostra casa, di poter soddisfare le richieste del nostro pubblico ottenendo la possibilità di usufruire di entrambe le tribune del Manzi-Chiapulin». 

«Soprattutto – conclude la nota – per l’Audace questa scelta rappresenterebbe un sacrificio importante dal punto di vista economico, ma la c’è la volontà da parte della società di tendere la mano a tutta la Barletta calcistica. La possibilità esistente nel regolamento FIGC di non predisporre un settore ospiti e la quasi totale assenza di grandi piazze nel prossimo torneo di Eccellenza renderebbero tutto questo fattibile.  Saremo pronti naturalmente ad ospitare fra di noi i rappresentanti di tutte le società che ci sfideranno in campo nella totale lealtà e nel totale rispetto dei ruoli. Facciamo un passo indietro dunque, per il bene della città e di un pubblico che non aspetta che di riavere la sua casa».