«Potrebbe risultare ingiustificato come la città natale di Pietro Mennea non organizzi il Mennea Day, ma in realtà dal mio punto di vista per questo anno è stato meglio così». A scrivere, con riferimento alle mancate celebrazioni in città per il quarantesimo anniversario dal record stabilito dalla Freccia del Sud, è la campionessa europea di mezza maratona Veronica Inglese. «Dico questo – scrive la Inglese – perché Barletta dovrebbe essere in grado di creare una giornata che sia degna dell’importanza dell’evento, e per fare ciò avrebbe dovuto pianificare il tutto già dall’anno prima. Se l’organizzazione del Mennea day doveva essere il ridursi all’ultimo momento ( considerando anche la problematica logistica legata all’organizzazione dell’evento non essendoci ancora l’agibilità del Puttilli) rischiando di mettere in piedi un evento come quello dell’anno passato, allora è stato meglio l’astenersi».

Veronica Inglese

«Il mio – precisa la Inglese – vuole essere un monito al Comune di Barletta. Infatti vorrei ricordare l’importanza dell’evento legata non solo al doveroso ricordo di un grande campione nel giorno del suo record del mondo, ma anche un modo per avvicinare la gioventù al mondo dello sport e dell’atletica in particolare; purtroppo l’evento dell’anno scorso è stato a mio avviso desolante, mi dispiace usare questo termine ma credo sia il più appropriato. Quel giorno nonostante gli sforzi degli organizzatori non si è riuscito a mettere in piedi una giornata degna non solo del ricordo del campione ma anche stimolante per i partecipanti, risultando alla fine una vetrina non bella per chi volesse avvicinarsi all’atletica. La città di Mennea non può arrangiarsi dipingendo delle linee che simulano delle corsie sul lungo mare dedicato al campione».

L’intento è esplicito: «Vorrei che il Mennea Day fosse pianificato a cominciare da oggi per settembre 2020. Deve essere un evento in grado di celebrare Pietro Mennea, ma in che modo? Considerando il fatto che sicuramente ancora non ci sarà l’agibilita del Puttilli – propone la Inglese – sarebbe bello allestire una pista di 100 metri montabile su corso Vittorio Emanuele, e mettere in scena gare di velocità di livello nazionale con atleti migliori in Italia che abbia come palcoscenico una delle vie più suggestive della città. In questo modo la finalità dell’evento sarebbe davvero completa : si darebbe un degno ricordo al nostro Pietro, si metterebbe in scena un evento atletico stimolante per il movimento sportivo cittadino e non, per non parlare anche del rientro della stessa città in termini economici. Un evento del genere attrarrebbe molte persone in un periodo dell’anno in cui anche il turismo tende a diminuire. Insomma, occorre un evento degno di una città come la nostra che dovrebbe considerare di primaria importanza un appuntamento del calibro del Mennea Day, visto che Pietro è un simbolo in tutto il mondo».