Barletta Servizi Ambientali S.p.A. comunica che in giornata 11 dicembre 2019 si sono incontrati presso la stessa azienda:
Il sindaco Cosimo Cannito per il Comune di Barletta; 

l’avv. Michele Cianci in qualità di amministratore unico, il dott. Salvatore Dilillo in qualità di Presidente del Collegio sindacale, il dott. Calogero Maria Scimè quale componente del collegio sindacale, la dott.ssa Annachiara Rossiello in qualità di dirigente Risorse Umane e affari generali e i quadri e impiegati direttivi Michele Lanotte e Giovanni Paparella per Bar.S.A. S.p.A.;
 

I rappresentati delle maggiori organizzazioni sindacali del Settore Igiene ambientale e Terziario.
 
Proprio le organizzazioni sindacali avevano richiesto un incontro per chiarire eventuali problematiche in merito alle assunzioni, a tempo pieno e indeterminato per l’anno 2020, a conclusione della Procedura concorsuale. Le preoccupazioni sollevate dalle organizzazioni sindacali vertevano su ipotetiche voci, spesso rinvenibili sui social network o alcuni ambienti politici, per cui le 13 figure individuate, con profilo di operaio con mansione di operatore ecologico, potessero invece occupare ipotetiche mansioni di livello superiore.
 
Bar.S.A. ribadisce con forza, citando il Regolamento per le progressioni di carriera, che tali operatori ecologici dovranno essere esclusivamente adibiti alla mansione prevista dalla declaratoria contrattuale. Il sindaco Cannito, in piena sintonia con l’operato amministrativo di Bar.S.A. ha confermato il pieno rispetto delle norme regolamentari e di legge, in conformità ai principi di trasparenza.
 
“Un concorso tanto criticato, tanto additato, viene ora preso come modello da altri enti analoghi al nostro. Sono giunte in tal senso opportune richieste di condivisione dei disciplinari utilizzati a controprova dell’ottimo lavoro di questa stupenda macchina organizzativa, impermeabile alle critiche spesso fini a loro stesse”. Non le manda a dire l’avv. Michele Cianci, amministratore unico di Bar.S.A. S.p.A., piccato dai continui rimandi a imperfezioni o irregolarità, anche da parte di ambienti parecchio eruditi a riguardo della macchina organizzativa di tali procedure concorsuali.
“Nessuna scorciatoia per nessuno, e spero così di porre la parola ‘fine’ alle menzogne che ho spesso sentito nonché a un pericoloso pressapochismo che correva su giornali poco informati e social network. Si tratta di un lavoro dignitosissimo, di un contratto a tempo indeterminato che doveva essere trattato con il giusto rispetto normativo, ovvero tramite concorso e con i giusti pesi ai titoli di studio che abbiamo ritenuto di riconoscere”. Così precisa Cianci: “Abbiamo scritto una pagina buona, che ha avuto una eco nazionale, in una città ed in una Italia, forse, troppo abituata ad altro. Andiamo avanti: i vincitori hanno un cuore grande e una dignità granitica. E questo dobbiamo riconoscerlo tutti invece di pensare a espedienti e simili porcherie”.