Niente saluto alle aziende, niente saluto davanti alla statua di Ettore Fieramosca, niente omaggio ai fedeli per strada. Il primo maggio anomalo a causa dell’emergenza coronavirus a Barletta ha imposto un corteo blindato per la Madonna dello Sterpeto, protettrice della città la cui icona è stata trasportata come ogni anno dal’omonimo Santuario con una processione fino all’interno della Cattedrale, significa rinsaldare lo storico legame tra il popolo cristiano di Barletta e la sua Protettrice. Al Santo Rosario recitato, ai canti festosi, ai ceri nelle mani dei cittadini per le strade è stata sostituita l’immagine di una Madonna portata in processione con scorta e con sparuti gruppi di fedeli ai piedi delle proprie abitazioni pronti a salutarla. Unica fermata consentita, quella davanti alla caserma dei vigili del fuoco con un saluto tributato da chi ogni giorno mette a rischio la propria vita al servizio della popolazione.

Quella dell’1 maggio 2020 resterà una data storica nella successione di processioni in città. Era dall’aprile del 1902, riportano le cronache, che non si ricordava una processione di penitenza, portando in giro la storica reliquia del legno della S.Croce, senza popolazione autorizzata ad assistere. Allora accadeva per le condizioni igieniche allarmanti del paese, oggi per l’allarme Covid-19- Unica nota stonata: l’assembramento di cittadini registrato per qualche minuto a pochi metri dalla Cattedrale, evidentemente incuranti delle misure prese per il lockdown e più fedeli alla religione che alla tutela della propria salute e di quella altrui.