Natale, Santo Stefano e Capodanno «blindati» nei confini comunali e, dal 21 dicembre al 6 gennaio, blocco degli spostamenti tra le Regioni e divieto di raggiungere le seconde case. E’ questo il cuore del nuovo DPCM di dicembre illustrato dal premier Conte. Il Dpcm, viene sottolineato, consente comunque di muoversi da una regione all’altra, o da un comune all’altro, per «stato di necessità». Ed è in quel caso rientrano gli eventuali spostamenti per evitare che anziani soli non possano avere il conforto dei familiari nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno. Dal 7 gennaio ripartirà la didattica in presenza, nelle aree rosse e arancioni dalle 5 slle 22 bar e ristoranti potranno fare servizio da asporto.

  • Coprifuoco: confermato il coprifuoco per tutto il periodo di validità del Dpcm alle 22 fino alle 5, compresi i giorni di festa a Natale e il 6 gennaio. A Capodanno il coprifuoco durerà fino alle 7 del mattino. Ci si potrà spostare fuori casa, con il modulo di autodichiarazione, per motivi di lavoro, salute ed emergenze comprovate;
  • Shopping: i negozi e i centri commerciali potranno restare aperti fino alle 21, compresi i weekend, in zona gialla e arancione. Dal Viminale è già partito il sollecito ai prefetti per intensificare i controlli nelle zone commerciali più a rischio affollamento;
  • Ricongiungimenti famigliari: per gli spostamenti tra regioni sarà sempre possibile raggiungere la propria residenza o domicilio, anche se si parte da una zona rossa. Negli altri casi sarà possibile viaggiare fuori regione fino al 20 dicembre;
  • Rientri dall’estero: scatta la quarantena obbligatoria per chiunque torni in Italia dall’estero dal 21 dicembre. Dal 4, comunque, è sempre previsto l’obbligo del test per chi proviene da Belgio, Francia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Spagna, Regno Unito e Irlanda del Nord;
  • Scuola: il ritorno in classe anche per le superiori arriva dal 7 gennaio con le lezioni gradualmente in presenza a partire dal 75%;
  • Cene: è fortemente raccomandato organizzare le cene in casa con i parenti stretti, possibilmente solo tra quelli già conviventi. Nessuna possibilità di cenare fuori casa, con la chiusura imposta a bar e ristoranti, anche quelli degli alberghi, a partire dalle 18 anche in zona gialla;
  • Vacanze sulla neve: gli impianti da sci non potranno riaprire, così come tutte le attività di ristorazione delle località montane.