Ieri in Consiglio comunale sono state discusse le ormai cocenti questioni cittadine riguardanti l’urbanistica: questioni che, come quella che riguarda la costruzione di un supermercato a poche decine di metri dal Castello, stanno producendo fibrillazioni all’interno della maggioranza del Sindaco Cannito.

«Mancanza di visione e di progettualità concreta per la città», questo il principale argomento di accusa al Sindaco e a questa Amministrazione da parte di molti interventi dell’opposizione, che come riferito anche su queste pagine da oggi si va allargando. Il consigliere Mennea (PD) incolpa Cannito di non aver designato per l’importante delega assessorile del Settore Urbanistica: la realizzazione del PUG, che probabilmente avrebbe evitato molte delle discusse questioni di questi mesi (compresa l’ultima delle autorizzazioni al supermercato in prossimità del Castello), ha fatto pochissimi passi in avanti rispetto all’approvazione del DPP (Documento programmatico preliminare), approvato nell’ultima seduta consiliare nell’amministrazione Cascella nell’aprile 2018, recepito, a dire il vero, nel 2019 da questa Amministrazione. Nell’intervento acceso, come di consueto, di Cannito è stato definito l’obiettivo della sua Amministrazione di adottare il PUG (così da avere funzioni normative valide) entro la sua conclusione. Promessa importante, che tuttavia scaturisce da un dibattito, quello di ieri in Consiglio piuttosto deludente, basato su scaramucce e solite schermaglie partitiche, soprattutto con i consiglieri PD Divincenzo e Mennea; un’inutile analisi delle responsabilità storico-politico-amministrative per cui non si è ancora addivenuti ad un approvazione del PUG. «Voglio ricordare che l’importante approvazione del DPP di Cascella si ebbe grazie al mio voto e del partito socialista». La relazione di aggiornamento, dettagliatamente, è stata esacerbata dai tecnici Fuzio e Gelao.

Inserita nello stesso argomento, la discussione sul tema di cocente attualità, il LIDL che si va erigendo a pochi metri dal fossato del Castello, tuttavia in un’area privata in cui già sorgeva un’attività simile. Le pratiche autorizzative, controllate e ricontrollate, risultano lecite, come hanno tenuto a ribadire i dirigenti comunali Santa Scommegna (Attività produttive), Donato Lamacchia (Lavori Pubblici, che ha firmato l’autorizzazione perché competente fino a poco tempo fa), ma anche il nuovo dirigente all’Urbanistica Saglioni. Se di responsabilità si deve parlare queste devono essere attribuite alla Politica tutta che non ha espresso delle regole chiare, come il PUG appunto, in tempi necessari a evitare ciò. Chiaro l’intervento del Primo cittadino: conferma di non sapere nulla, come nessuno sapeva niente. «La LIDL compare per la prima volta il 17 febbraio 2021, in seguito alla voltura dai fratelli Dipaola (ndr, precedenti proprietari) – chiarisce Cannito – Nel 2019 era giunta la richiesta di un accordo pubblico-privato per utilizzare un’area pubblica (proprio l’area dove avevamo intenzione di realizzare il centro di raccolta, che poi si è rivelata oggetto di un Contratto di quartiere. La dirigenza comunale non deve richiedere il mio intervento per questioni autorizzative». Il Sindaco riferisce che durante un recente incontro con i rappresentanti del LIDL è stata presentata una proposta (forse quella di cui si è parlato a mezzo stampa dell’individuazione di un’area di via Barberini), di cui il Sindaco non ha voluto riferire. Comunque, una perequazione potrebbe essere la soluzione. Intanto, anche l’Avvocatura comunale sarà impegnata in ulteriori accertamenti sulla vicenda, come proposto dall’assessore Cefola, per cercare quel “pro veritate” che l’opposizione ha cercato di ricostruire tramite un escursus della proprietà di quell’area. Anche il M5S di Barletta si rivolgeranno alla Procura per far luce sulla vicenda, che a dire del consigliere Coriolano «Non viene spiegata approfonditamente entrando nei dettagli».