Nella scorsa seduta di Consiglio, l’Assise comunale ha approvato all’unanimità l’adesione alla Rete dei Comuni “Recovery Sud”, al fine di far sentire la voce di un Sud che insorge contro lo “scippo” di 60 miliardi di euro, indebitamente sottrattigli dalla quota che, parametri europei alla mano, gli spetta per il Recovery Plan nazionale.
Come affermato in diverse occasioni, infatti, apprendiamo che il Governo Nazionale starebbe pianificando gli interventi del Recovery Plan a palese vantaggio delle regioni del Nord. 
Precisamente, dei 209 miliardi di euro stanziati, la stessa Commissione Europea ha destinato il 68% alle regioni del Sud Italia, mentre il Governo Draghi si starebbe accingendo a perpetrare questa “rapina” assegnando alle Regioni del Sud soltanto il 40% dei fondi europei.
Questa manovra farebbe emergere l’ennesimo tradimento nei confronti di un Meridione già abbondantemente penalizzato dalle precedenti scelte del Governo, sottraendogli 60 miliardi di euro dai fondi stanziati.
Per fortuna, sono sempre più numerosi i Sindaci (oltre 500 Sindaci delle regioni del Sud Italia: Campania, Molise, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna) che non accettano queste condizioni e per questo anche l’Amministrazione comunale di Barletta ha inteso unirsi agli altri comuni approvando in aula tale ordine del giorno.
Questo “scippo”, ammesso anche dalla stessa Ministra per il Sud Mara Carfagna (Forza Italia) in un maldestro tentativo di tacciare le critiche rivolte a lei e al Governo dei “migliori” come “fake news”, ci impone di rivolgere un accorato appello ai tre senatori barlettani, Dario Damiani (Forza Italia), Ruggiero Quarto (M5S) e Assuntela Messina (Pd), facenti parte della maggioranza del Governo Draghi, affinché si attivino concretamente per scongiurare che una tale beffa in danno del Meridione possa consumarsi, ancora una volta, nell’indifferenza di tutti.
La Segreteria cittadina di Fratelli d’Italia si sta attivando per impedire questa frode, consultando i rappresentanti nazionali di FdI, unica forza di opposizione a questo Governo, storicamente attenta all’interesse nazionale, senza distinzioni e campanilismi territoriali, perché questo ennesimo oltraggio costringerebbe i nostri Comuni e le nostre Regioni a competere sempre meno con le realtà economiche e sociali più avanzate per mancanza di adeguate infrastrutture.
Siamo stanchi di essere trattati come se fossimo una colonia di altri territori.
L’Italia riparte se il Sud riparte.
I dirigenti di Fratelli d’Italia 
Stella Mele
Luigi Rosario Antonucci 
Riccardo Memeo