Come richiesto da alcuni consiglieri del Partito Democratico durante l’ultima seduta, la massima assise cittadina, riunitasi oggi pomeriggio presso la Sala consiliare di via Zanardelli, è stata aperta dall’intervento dell’amministratore unico della municipalizzata Bar.s.a., avv. Michele Cianci, che ha relazionato l’impegno nella società di cui il Comune è proprietario al 100%; l’incarico è stato affidato a Cianci nel settembre 2018 direttamente dal Sindaco, principalmente per “depoliticizzare” il ruolo, come si disse allora.

Come noto, la società ambientale barlettana si occupa di diversi servizi che vanno dall’igiene urbana, alle manutenzioni, alla cura del verde pubblico; lungo l’elenco delle attività in cui è stata impegnata in questo triennio la Barletta Servizi Ambientali. Ricordata anche la recente assunzione, tramite concorso, di 13 operatori, per cui è stato premiato anche il titolo di studio eventualmente in possesso. Da pochi giorni è stato indetto un ulteriore bando concorsuale per 17 posti nel Global Service. Ultimo, ma non ultimo, il grande impegno dell’azienda durante la pandemia. Anche il Bilancio della società è stato assolutamente positivo in questi ultimi tre anni, con oltre 200mila € per quest’anno. Come sottolineato anche dall’intervento del consigliere Mennea (PD): «Non è facile, ai giorni nostri, trovare una municipalizzata che abbia i conti in ordine», plaudendo alla gestione non intrecciata con la politica. Riconoscimento della buona gestione anche da parte di Forza Italia, con l’intervento del consigliere Grimaldi, ormai all’opposizione di questa Amministrazione comunale. Gli interventi dei consiglieri Doronzo (Coalizione Civica) e Basile (M5S) hanno dato adito alle possibili dimissioni dell’assessore all’Ambiente, Ruggiero Passero, comunque assente alla seduta nonostante si parlasse di Barsa, ma ad ora nulla è stato chiarito o smentito. Giochi di potere nella maggioranza? L’assessore è da sempre vicino al consigliere regionale Caracciolo.

La seduta, dopo l’interruzione per la pausa dovuta alle norme anti-Covid, è stata sciolta per la mancanza del  numero legale, come sta accadendo spesso ultimamente, con soli 10 presenti.