Il no di Costituente Democratica, il sì di due delle formazioni più importanti aderenti al movimento politico di ispirazione europeista e riformista. Si compone la ”coalizione dell’alternativa”, il ”terzo polo” che si pone come obiettivo quello di raccogliere le forze progressiste e che non si riconoscono nel centro sinistra guidato da Santa Scommegna.

Dopo l’adesione di Sinistra Italiana, Coalizione Civica e Italia in Comune, che avevano indicato in Carmine Doronzo il proprio candidato, ecco l’ingresso di Azione e Italia Viva. I due partiti, guidati a livello nazionale rispettivamente da Carlo Calenda e Matteo Renzi, hanno infatti manifestato la propria adesione al progetto, attraverso una nota diramata nella tarda mattinata dal segretario provinciale di IV, Ruggiero Crudele. L’ambizione è quella, citando testualmente, di ”di cambiare questo scenario apparentemente immutevole e di offrire alla città un progetto politico-amministrativo di centrosinistra, improntato alla coerenza e alla credibilità di storie e appartenenze, fondato su un programma snello e risolutivo da perseguire senza indugi e alchimie personalistiche”.

Se tuttavia è noto ormai da tempo che i rapporti tra Azione-Italia Viva da una parte e il governatore Michele Emiliano dall’altra siano tutt’altro che idilliaci(questo potrebbe spiegare il mancato appoggio a Scommegna ndr), c’è curiosità per questa formazione inedita e che comprende anime diverse. La sinistra radicale e ambientalista si è sempre compattata attorno alla figura di Carmine Doronzo, mentre Azione, Italia Viva e i 5 stelle, prossimi all’ingresso in coalizione, hanno intrapreso ormai da tempo strade differenti a livello nazionale, se non per l’appoggio comune in piena pandemia a Draghi. Vero che in uno scenario amministrativo entrano in gioco componenti differenti, ma la situazione di Barletta ha sicuramente pochi punti di raccordo con altre realtà del territorio.

Due comunque le certezze. La prima è che la tornata del prossimo giugno coinciderà con la prima partecipazione di Azione e Italia Viva, partiti in cerca di una centralità e di un forte radicamento a livello comunale, reduci da risultati positivi(soprattutto Azione ndr) in alcuni centri. La seconda è che, in vista delle primarie, convergeranno sul nome dell’avvocato Francesco Mazzola, considerato un profilo di ”indiscutibile vissuto politico, professionale e personale, puntualmente impegnato in battaglie ambientaliste”. La ”risposta interna” a Doronzo e a Sinistra Italiana, Coalizione Civica e Italia in Comune per l’appuntamento del 24 aprile. Decisivo sarà il ruolo di un Movimento 5 Stelle alla ricerca di nuovi sbocchi e di un consenso che, dopo la sconfitta nelle regionali e un calo generale dopo l’adesione al governo Draghi, deve essere pressoché ricostruito.

A cura di Giacomo Colaprice