Guai a chi dice che i comizi elettorali non sono più alla moda: già qualche giorno fa, quello della candidata sindaco Santa Scommegna, ieri sera è stata la volta di quello del candidato Mino Cannito. L’ex primario del Pronto Soccorso, sindaco uscente di Barletta, messo in minoranza dalla sua stessa coalizione che lo aveva eletto nel 2018; oggi si ripresenta con i tre principali partiti del centrodestra (FI, FdI, Lega) più cinque liste civiche, alcune di ispirazione di centrosinistra.

Non abbandona la propria connotazione originaria, quella socialista: «Questa coalizione non mi ha costretto a rinnegare le mie appartenenze politiche, le mie idee». Vanto di Cannito, infatti, sono stati un seguito di interventi di natura sociale, in aiuto delle famiglie più bisognose della città, durante i suoi oltre due anni di mandato. «Ricordo che sono stato il Sindaco che ha retto la città durante il terribile lungo periodo della pandemia», non si può dimenticare l’impegno anche personale profuso anche per l’osservanza delle regole sanitarie di quel periodo. Insomma, ripartire da dove ha lasciato.

Ieri sera, la centralissima Piazza Caduti ha accolto un nutrito numero di sostenitori, oltre che i tanti candidati nelle liste a sostegno dell’ex sindaco, non facendo mancare quello che è diventato il marchio connotativo della propria campagna elettorale, cioè le magliette rosse con la scritta bianca “Barletta”. I temi trattati sono stati quelli già scritti nel programma elettorale, riassunti brevemente dal candidato Sindaco. «È la volta buona perché penso di aver individuato candidati che sono leali per la città, che facciano interessi pubblici e non privati […] C’è ancora un bisogno di libertà politica nella nostra città, c’è bisogno di stabilità, quindi io mi auguro che questa volta si agisca con il dovere della responsabilità nei confronti dei cittadini, si faccia politica in modo positivo e io ci sto a fare la mia parte anche se dovessi andare all’opposizione». Su quali saranno le prime urgenze di cui si occuperà una volta tornato a Palazzo di Città, Cannito non ha dubbi: «Le strade dobbiamo sistemarle, ma non sono state distrutte per trascuratezza, ma perché abbiamo dovuto metterci sotto i sottoservizi che sono la fibra, la media tensione, il rifacimento della condotta idrica, e così via, che sono utili allo sviluppo della città, che la portano nel mondo, perché la fibra ci avvicina a tutto il mondo, ci dà internet ultra veloce». Mai la città di Barletta è stata così cantierizzata, «Dobbiamo portare a compimento il passaggio di via Veneto-via Andria, dobbiamo terminare sul canale H, sul Palasfida, sul Simeone, sul Puttilli, una serie di opere per le quali abbiamo messo sul campo milioni e milioni di euro e queste infrastrutture sono anche lavoro, ecco perché bisogna tenerci». Insomma, una vera e propria ‘proiezione verso il futuro’, investimenti anche in campo sociale, cui promette il rilancio anche attraverso il turismo, la cultura, con una massiccia attenzione all’ambiente e alla vivibilità di Barletta. La sicurezza è stato un altro dei temi principali trattati da Cannito, soprattutto con riferimento agli ultimi eventi delittuosi avvenuti in città negli scorsi mesi, rilanciando il bisogno e la necessità di collaborare non solo tra le istituzioni preposte, ma anche con i centri di aggregazione giovanile, soprattutto le parrocchie. La promessa è di ripartire dall’approvazione del PUG (Piano Urbanistico Generale): «Nessuno mi leva dalla testa che uno dei motivi per cui mi hanno fatto cadere è che non volevano approvare il PUG, che è lo strumento che assicura che l’edilizia della nostra città sia armoniosa e non semplice lottizzazione».

Tacciata decisamente di “tradimento” per avergli voltato le spalle mentre veniva “promossa” a capo dello staff del Sindaco, la sua competitor, l’ex dirigente comunale Scommegna, candidata con una coalizione a trazione PD; la stessa è sostenuta anche dalle liste civiche del Governatore pugliese Emiliano, per cui lo stesso Cannito non ha disdegnato critiche. L’accusa principale rivoltale è stata quella riguardante l’autorizzazione rilasciata per la costruzione del supermercato LIDL nei pressi del Fossato del Castello: «Per quella sua autorizzazione io sono stato crocifisso, ho subito immeritatamente il dileggio di tutta la città; per quell’autorizzazione probabilmente ci verranno richiesti 8 milioni di risarcimento; sono pronti quelli della LIDL a chiederlo, e chi pagherà? Purtroppo pagheremo noi […] preparava già, con i miei avversari politici, la sua candidatura a sindaco».

È intervenuto in apertura dell’incontro elettorale, in sostegno del candidato Cannito, il senatore barlettano di FI Dario Damiani, riferendo l’importante iter avviato che consentirà a “Palazzo delle Poste” (alle spalle del comizio) di tornare al patrimonio statale, grazie all’acquisizione come sede dell’Archivio di Stato locale; inoltre, hanno salutato i presenti l’on. Rossano Sasso sottosegretario al Ministero dell’Istruzione, il sen. Roberto Marti coordinatore regionale Lega, l’on. Marcello Gemmato coordinatore regionale Fratelli d’Italia e l’on Mauro D’Attis coordinatore regionale Forza Italia, ricordando il prossimo incontro con il coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani.