Dal 21 maggio 2023 all’1 ottobre 2023. 133 giorni dividono Nardò-Barletta di domenica, valida per la quarta giornata del campionato di Serie D, dall’affascinante sfida playoff di quattro mesi fa.

La semifinale playoff dello scorso maggio, in cui ad affrontarsi sono state le compagini allenate da Ragno e Farina, si è svolta in uno scenario da categorie superiori. In un ”Giovanni Paolo II” pieno in ogni ordine di posto, le due tifoserie, soprattutto quella biancorossa presente con oltre mille unità nonostante la distanza, hanno suggellato, colorando i rispettivi settori, due stagioni decisamente dall’alto livello. Per quanto riguarda il rettangolo di gioco, i 90 minuti hanno certificato la superiorità del Nardò, capace di imporsi per 2-0 grazie alle reti nel secondo tempo di Gyonaj e Dambros e di estromettere Pollidori e compagni dalla corsa ai playoff.

Dal 21 maggio ad oggi tanto è cambiato, ma non sicuramente l’ambizione delle due piazze. Il Nardò, che avrebbe vinto gli spareggi ma(complice anche lo stadio ndr) avrebbe deciso di non procedere con la domanda di ripescaggio, è ripartito da un’ossatura forte: da mister Ragno in panchina al tandem d’attacco Ferreira-Dambros, dalla diga Addae ai promettendi under Ciracì e Viola. Una squadra forte in ogni reparto e impreziosita dagli arrivi di giocatori del calibro di D’Anna e Dammacco, una squadra che, fino a questo momento, è la grande sorpresa in negativo del girone. Uno solo infatti il punto collezionato dai granata contro la Paganese, mentre due sono state le sconfitte in trasferta contro Andria per 3-0 e Gravina per 1-0. 1 punto in 3 partite, che rende la sfida di domani un importante crocevia della stagione per i salentini.

Dall’altra parte un Barletta che ha rivoluzionato. Rispetto alla scorsa stagione la linea societaria ha optato per il cambiamento: ai soli Cafagna, Milella, Russo e Di Piazza riconfermati si sono aggiunti diversi innesti per una rosa corposa da trenta giocatori. Un team che si è prefissato di lottare per il vertice, ma che ad ora non è riuscito ad oleare bene i meccanismi, pur dando l’impressione di essere in crescita. Il recupero di Silvestri e l’arrivo di Marilungo potrebbero alzare il livello di una squadra in cerca di leadership e di nuove certezze da cui ripartire. La sfida con i granata può rappresentare l’occasione giusta per rilanciarsi e per dare una sterzata importante al proprio cammino.

Infine, complice l’indisponibilità per lavori del ”Giovanni Paolo II”, non ci sarà lo spettacolo visto sugli spalti lo scorso maggio. Si giocherà a Matino(con diretta su Telesveva ore 15:30), in un impianto con dimensioni ridotte e che impedisce alla calda tifoseria barlettana di essere presente per motivi logistici. Insomma, tanto è cambiato rispetto a quel 21 maggio, ma non la fame di successi di due piazze calde, unite da buoni rapporti, vogliose di dare un segnale importante a tutto il campionato proprio attraverso la gara dell’1 ottobre.

A cura di Giacomo Colaprice