Era il 1962 quando Diabolik tentò il suo primo furto ne “Il Re Terrore”, albo d’esordio di una collana a fumetti ormai leggendaria. Fu un vero successo: il ladro in calzamaglia riuscì in breve tempo a rubare cuori e spicci degli italiani, sedotti dagli occhi di ghiaccio di un’ombra nera che si aggira nella notte. Da allora tanto è cambiato, e Diabolik ha saputo varcare i confini stessi del fumetto e della letteratura più in generale.

Ora per la prima volta, la storia di questo straordinario personaggio verrà raccontata in “Diabolik sono io” in programma martedì 12 marzo alla Multisala Paolillo (ore 19.15 – 21.45).

Un docu-film, scritto da Mario Gomboli e Giancarlo Soldi che ne firma la regia, in cui si cerca di tratteggiare un identikit accurato del Re del Terrore, avvalendosi di una galleria di testimoni dell’Olimpo del fumetto: Milo Manara, Alfredo Castelli, Tito Faraci, Gianni Bono, Giuseppe Palumbo, di esperti del noir come Carlo Lucarelli e Andrea Carlo Cappi, di registi visionari come i Manetti Bros, del costumista Massimo Cantini Parrini e della partecipazione straordinaria di Stefania Casini nei panni dell’avvocato Bianca Rosselli.

Nato dall’intuizione delle sorelle Angela e Luciana Giussani, due giovani ed entusiaste imprenditrici milanesi, il fumetto ben presto raggiunse altissime tirature diventando un fenomeno di costume studiato da sociologi ed esperti di comunicazione. Il formato degli albi di Diabolik, di piccola dimensione per poter essere tascabili, venne ideato per venire incontro alle esigenze dei pendolari che Angela Giussani osservava ogni mattina dalla finestra di casa sua, nelle vicinanze della stazione Cadorna a Milano.

Da oltre 50 anni viene edito senza interruzioni e ha superato gli 850 episodi pubblicati: i primi numeri della serie hanno raggiunto elevate quote di mercato nel collezionismo. Dalla sua nascita ad oggi Diabolik ha venduto quasi 150 milioni di copie.

Oltre a mostrare rari materiali d’archivio della casa editrice Astorina e interviste delle Teche RAI, il docu-film cerca di chiarire il mistero legato ad Angelo Zarcone, il disegnatore Numero Uno di Diabolik, inspiegabilmente scomparso dopo aver completato le tavole di quel primo albo. Di Zarcone, soprannominato “il tedesco” per la carnagione chiara e i capelli biondi, si sa soltanto che dopo aver consegnato alla redazione Astorina le tavole del neonato numero di Diabolik, sparì senza lasciare tracce e recapiti. Si narra che nel 1982, in occasione del ventennale della testata, Angela e Luciana Giussani assoldarono il famoso investigatore Tom Ponzi per ritrovare Zarcone, ma il tentativo fu vano, l’uomo sembra essersi volatilizzato …

Diabolik sono io” è prodotto da Anthos Produzioni con RAI Cinema in collaborazione con Astorina e realizzato con il sostegno del MiBAC. L’evento al cinema è distribuito da Nexo Digital con media partner Radio DEEJAY, MYmovies.it, Lucca Comics&Games e VVVVID.