Una soluzione all’emergenza rifiuti. A darla è Lorenzo Piazzolla, dirigente provinciale dei Conservatori e Riformisti: «Va rivisto l’intero progetto e il capitolato che hanno portato alla formulazione dell’appalto per la raccolta differenziata. Ed è proprio lì che c’è l’intoppo. Per via della diversa distribuzione urbanistica di Margherita di Savoia e delle sue peculiarità, per la raccolta differenziata serve: una suddivisione del territorio in piccole aree con diversi criteri di raccolta. A Città Giardino, Isola Verde e via Barletta, vista la presenza di villette e condomini con spazi verdi annessi, il porta a porta e i carrellati possono essere mantenuti. Lo stesso vale per la zona commerciale ed Erba dei Cavallari. Mentre per il centro urbano, cioè dall’ex magazzino di Distaso fino a Punta Pagliaio, servirebbe la reintroduzione dei bidoni per la differenziata dove i cittadini possono buttare in qualsiasi momento i propri rifiuti. Nell’area a nord di Margherita, da zona Quanto fino a Torre Pietra, ci sono le piazzole a bordo della strada provinciale da utilizzare sempre coi bidoni, organizzando raccolte giornaliere nei periodi estivi e con cadenza mensile nei periodi invernali».

«Il servizio dev’essere potenziato durante l’estate quando, con l’apertura dei lidi balneari e l’aumento della popolazione per via dei bagnanti, la produzioni dei rifiuti incrementa. Gli operatori ecologici devo raccogliere giornalmente almeno l’umido e l’indifferenziato. La disinfestazione e la derattizzazione devono essere programmate, indicando i principi attivi utilizzati e i relativi dosaggi. Sono inclusi nel servizio: il lavaggio dei cassonetti e delle aree dove essi sostano, numeri gratuiti utili per lo smaltimento di materiali ingombranti, la raccolta separata di materiale elettrico col recuperare dei materiali utili, la raccolta di oli da cucina esausti, oggi fatta solo dalle attività di ristorazione. Alle abitazioni in zona Canna Fesca vengono date due possibilità: porta a porta o la realizzazione di isole ecologiche, ovviamente tutte a costo 0, magari anche mobili»