Nascerebbero tante storie se solo una mente dotata di grande fantasia andasse in giro per la città di Barletta, con un taccuino in una mano e penna nell’altra, prendendo nota di tutti gli strani oggetti depositati agli angoli delle strade, nei vicoli bui, nei giardini e in tutti i luoghi meno consoni.

Rifiuti abbandonati

Perché qui funziona così. Perché le regole sono complesse e nessuno vuole rispettarle. Per i rifiuti di beni durevoli e ingombranti c’è un servizio gratuito della Bar.S.A. che si attiva semplicemente telefonando ad un numero verde. In realtà quindi non è tutto vero: le regole non sono così complesse e c’è chi le rispetta, allora il problema qual è? Passeggiando per la città come ci è capitato qualche giorno fa, in un angolo di via Manfredi, poco prima della piazzola di sosta per gli autobus, abbiamo rinvenuto alcuni oggetti particolari in stato di abbandono, tra cui piatti, giocattoli e qualche indumento sgualcito. Continuando a percorrere la strada la situazione non migliorava: ad ogni marciapiede c’era qualche oggetto consumato lasciato per terra e di queste storie ve ne abbiamo già raccontate tante.

Rifiuti abbandonati

Ma continuiamo a sentire lamentele per il servizio di differenziata, per la mancata manutenzione delle strade e per molte altre problematiche in realtà esistenti nella nostra cara Barletta. Continuiamo ad indignarci quando viaggiando apprezziamo altre città ben tenute, curate. Continuiamo a pretendere una svolta che renda la nostra Barletta più “turistica” ma non facciamo nulla nel quotidiano per preservare la cura e la pulizia, la dignità di una città che diciamo tanto di amare. Una domanda sorge spontanea a questo punto: come pretendiamo che siano sempre gli altri a risolvere i problemi di loro competenza, come possiamo chiedere che l’amministrazione svolga regolarmente i propri doveri nei confronti della città e della cittadinanza, se non siamo noi stessi, cittadini comuni, a dare il buon esempio?