Ancora una scomparsa. Di tutto si continuerà a parlare all’inizio della primavera barlettana: ieri l’anniversario della morte del campione Pietro Mennea, stanotte la scomparsa di un altro illustre figlio di questa terra. Alfredo Reichlin ci lascia a 91 anni dopo alcuni mesi di malattia, la cui fortissima passione per la politica e per la sinistra in particolare, non gli ha impedito di partecipare fino all’ultimo con il suo intervento di alcuni giorni fa sull’Unità. Storico Dirigente del PCI, allievo di Palmiro Togliatti, già Direttore dell’Unità, stretto collaboratore di Berlinguer e nato a Barletta, di cui il padre, prima della Seconda Guerra Mondiale, fu anche Primo Cittadino.

Trasferitosi a Roma molto presto, partecipò alla lotta contro i nazifascisti per la liberazione d’Italia come partigiano per la Resistenza con la Brigata Garibaldi, nel GAP. Subito dopo la guerra entra nel Partito Comunista Italiano, di cui è stato uno dei dirigenti più importanti, accompagnando lo stesso nella trasformazione in PDS, DS e poi PD. Con il PCI fu anche Segretario regionale in Puglia, sempre molto attento alla questione meridionale. Nell’aprile 2014 era stato a Barletta per ricordare Enrico Berlinguer nel trentennale della sua scomparsa, ospitato nella cornice di Palazzo Della Marra; in quell’occasione ci aveva raccontato del bisogno profondo della gente di impadronirsi della propria vita e di partecipare consapevolmente alla lotta per dirigere il Paese, ricordando con queste parole l’esperienza dello stesso Berlinguer. La Sinistra ha il dovere di ripartire da una propria sconfitta storica, guardare al futuro per evitare fenomeni di antipolitica. Quando gli abbiamo chiesto quali fosse la figura politica di cui ha nostalgia ci ha risposto Togliatti. A fine gennaio del 2015 il Consiglio comunale di Barletta, sollecitato dalla volontà del sindaco Pasquale Cascella, gli aveva conferito la cittadinanza onoraria.

«Ricordo Alfredo #Reichlin grande dirigente della sinistra – Cosi’ il premier Paolo Gentiloni ricorda lo storico dirigente – Una vita esemplare di impegno verso i più deboli e di responsabilità nazionale».