Spesso il trasporto pubblico di Barletta è oggetto di commenti negativi da parte dei cittadini. Ne parliamo con il responsabile comunale del Trasporto Pubblico Locale, Felice D’avanzo che abbiamo incontrato nel suo ufficio a Palazzo di Città.
Diamo una fotografia generale della situazione riguardante il TPL di Barletta (società che lo gestisce, numero corse, utenza media). Ci risultano due ultimi mezzi concessi dalla Regione Puglia al Comune di Barletta, ma non ancora in uso dalla ditta Scoppio che gestisce il TPL in questa città.
«Cominciamo dalla gestione del trasporto pubblico urbano, che per quanto riguarda la città di Barletta è gestito dalla “Scoppio srl autolinee e figlio” di Gioia del Colle che si è aggiudicata l’appalto nel lontano 2004. Per una serie di vicissitudini che non sono dipese dal Comune di Barletta, poiché il bando è della Regione Puglia, il contratto è stato di volta in volta prorogato; l’ultima proroga ha permesso la gestione fino al 31/12/2026, un secondo contratto per delle linee aggiuntive, è a carico del Comune, con la medesima scadenza. Questa società sta rinnovando la flotta degli autobus ultimamente. Già l’anno scorso è stato inserito un nuovo mezzo, che aveva 7/8 anni di vita. Hanno chiesto, giusto oggi, il nullaosta per una nuova immatricolazione di un autobus, che sostituisce sempre quelli che hanno maggiore vetustà, che sono comunque dei mezzi che loro comprano non nuovi di fabbrica però con poco vissuto, nel senso che hanno comunque dei requisiti che soddisfano quelle che sono le esigenze attuali. Aggiungiamo a questo i due autobus a cui la domanda ha fatto riferimento: la Regione non li ha ancora consegnati perché si sta svolgendo l’iter di assegnazione, con la sottoscrizione di un contratto di usufrutto gratuito con cui la Regione Puglia rimane proprietaria dei mezzi, li assegna al Comune di Barletta e contestualmente vengono dati alla ditta Scoppio per la gestione trasporto vincolato al Comune di Barletta. Questi autobus sono nuovissimi, sono a metano e hanno tutte le dotazioni di sicurezza che agevolano il trasporto di qualsiasi tipo di utenza. Attualmente ci sono 11 linee, inoltre, di recente è stato aggiunto il servizio notturno gratuito estivo».
Il trasporto pubblico locale può diventare un biglietto da visita importante per una città: pensiamo che quando ci rechiamo per un viaggio in altre città italiane o estere, una delle prime impressioni che riceviamo è quella sui trasporti. Quali le strategie per trasformare questo servizio in un fiore all’occhiello della città?
«Innanzitutto c’è da fare una premessa: noi abbiamo dei servizi minimi garantiti che ci vengono finanziati direttamente dalla Regione Puglia e che arrivano quasi ad 1 milione di euro, poi altre linee vengono pagate direttamente dal Comune di Barletta. Come servizi minimi siamo sottostimati, stiamo cercando di avere maggiori risorse che possano coprire i costi per migliorare il servizio. Per esempio, con l’ammodernamento della flotta bus, dotati di GPS, come gli ultimi, che ci potrà consentire di sapere dove si trova l’autobus, a che ora arriva, monitorando all’istante la mappa di Barletta. Tra le prerogative c’è: rimodulare il sistema delle linee (se vediamo che c’è una linea che non viene utilizzata, noi possiamo eliminarla e potenziare un’altra). Ad esempio a breve partirà una dodicesima linea dedicata al servizio scolastico, grazie all’utilizzo di alcune linee sottoutilizzate nelle ore serali».
Tante le segnalazioni dei lettori sulla tematica: disguidi principali riguardano l’apertura e chiusura delle porte automatiche (rototraslanti) per cui spesso i vari conducenti sono obbligati ad intervenire manualmente, oltre a rendere necessario il non affiancamento al marciapiede della fermata, come si dovrebbe, perché altrimenti le porte s’incastrerebbero.
«Qualche criticità c’è: segnalo sempre variazioni di percorso, ritardi e tanti altri disguidi in modo da poter intervenire in tempo reale, contattando gli autisti per conoscere le motivazioni, e in caso chiedere un provvedimento disciplinare. Per quanto riguarda la situazione delle porte rototraslanti, fondamentale è l’adozione del nuovo PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) che interverrà anche su tutto ciò che sta intorno ai percorsi del trasporto pubblico, quindi le piazzole di sosta, i marciapiedi, l’eliminazione di barriere architettoniche: l’ing. Ciurnelli sta provvedendo a redigerlo per aggiornare il precedente, ormai obsoleto. Ricordiamo, tuttavia, che il PUMS è necessario per l’ottenimento di finanziamenti europei, statali e regionali».
L’estate scorsa agli onori della cronaca locale ci sono stati molti utenti che hanno accusato malori per l’eccessivo caldo per l’aria condizionata spenta o insufficiente; malpensanti hanno detto che lo spegnimento dell’aria (o del riscaldamento in inverno) è dovuto ad una scelta aziendale per risparmiare sul carburante.
«Potremmo immaginare eventualmente che non sia stata fatta una corretta revisione, non quella di legge altrimenti non potrebbe neanche circolare il mezzo. Tuttavia, i controlli a campione vengono effettuati. Non credo comunque che sia una scelta aziendale per risparmiare carburante, anche perché l’autista starebbe tutta la sua giornata lavorativa su un autobus sprovvisto di aria condizionata o riscaldamento. Importante è anche il lavoro dei controllori, da noi richiesti, però prima di aspettare che essi si rendano conto di questi disservizi. Le segnalazioni dei cittadini possono effettuate mediante il sito internet del Comune di Barletta, oppure con una comunicazione scritta a quest’ufficio, dove mi faccio portavoce delle lamentele con la ditta Scoppio».
Fondamentale appare ridisegnare le varie fermate degli autobus, ricavandone un corrispettivo impegno di rispetto e di utilizzo del sistema da parte di molti più cittadini: cominciamo con il dire che la cartellonistica degli orari appare assolutamente inadeguata, poco leggibile, cartelli alti e non sempre presenti; se pensiamo ad una fermata di autobus ci viene in mente una panchina, magari una pensilina per ripararsi dal sole o dalla pioggia: tutto questo c’è in pochissime fermate a Barletta. La segnaletica orizzontale spesso inesistente o sbiadita, dovrebbe vietare la sosta delle auto, consentendo il comodo accostamento del bus al marciapiede e un’agile ripartenza.
«Proprio recentemente è stata avviata un’indagine su quelli che sono gli stalli degli autobus. Stiamo facendo un monitoraggio su quelle che sono le varie fermate. Le pensiline sono gestite dal Gruppo IPAS, e sono d’accordo che una città come Barletta abbia solo 13 pensiline c’è qualcosa che non torna. Con l’assessore Salvemini abbiamo già in previsione un incontro con questa ditta per riguardare il contratto stipulato e capire cosa prevede, in caso aggiornarlo. Le questioni delle pensiline e panchine sono interventi necessari».
Disabili, anziani o donne con passeggini sono tra principali utenti, ma spesso gli automezzi non sono idonei per le loro necessità; si pensi che la rampa di accesso è sempre manuale creando così difficoltà e disservizi anche in termini di tempo.
«Tutti gli autobus devono essere a norma di legge “con idonee attrezzature per l’accesso e il trasporto di persone con mobilità ridotta”, quindi su un autobus di nuova immatricolazione anche se la rampa di accesso è manuale comunque non sarà mai come quella di un mezzo di quindici anni fa».
Da poche settimane è partito il servizio notturno gratuito che collega la città con le litoranee nei fine settimana. Da poco è stato deciso di raddoppiare le navette a disposizione, visto il successo dell’iniziativa: quando si presentò l’iniziativa si disse che era sperimentale, e dunque da ripetersi anche in altri periodi dell’anno.
«Il successo è stato notevole e in base ai dati in nostro possesso nel weekend gli utenti sono stati in media di circa 800, perciò l’intenzione è quella di strutturarla nel senso che, in sede di Bilancio di previsione, questa eventuale spesa essendo gratuita per la cittadinanza, verrà considerata e questa nuova linea si ripeterà ogni anno. Inoltre tenendo conto dei futuri dati che emergeranno ad agosto, cercheremo di capire fin dove ci possiamo spingere per gli altri periodi dell’anno. Si, in effetti, durante la presentazione si parlò di poter utilizzare il servizio aggiuntivo gratuito anche durante le festività natalizie: sta alla politica adesso».
Sempre più frequenti ed esplicite le lamentele, attraverso i social, degli utenti e possibili utenti riguardo la gestione del Servizio in termini di rispetto degli orari, delle corse che non rispettano il tragitto previsto… Come il Comune vigila sugli adempimenti previsti dagli accordi con la Scoppio?
«Fare le lamentele su Facebook è come non farle, quindi è sempre meglio segnalare i disguidi e i disservizi tramite reclami ufficiali. Alcuni giri, per verificare la correttezza degli adempimenti da parte della ditta Scoppio, li ho fatti personalmente e ho segnalato subito. Il Comune, tramite i suoi vigili, fa controlli a campione. Chi può dire che il servizio funziona o meno è il cittadino che lo utilizza».