«Ennesima delirante dichiarazione di chi dovrebbe rappresentare una Comunità e invece, in preda al peggiore narcisismo e opportunismo, è capace solo di insultare e giocare allo scaricabarile», questo è il commento sulla pagina FB del consigliere comunale di opposizione Carmine Doronzo, in seguito al discutibile commento del Sindaco di Barletta rilasciato ai giornalisti questa mattina sull’ennesimo episodio di cronaca che ha sconvolto la città. Ci riferiamo al ferimento di un trentenne a colpi di arma da fuoco sul molo di Levante di Barletta.
Una dichiarazione che ha suscitato tante reazioni, anche da parte dei personaggi della politica nostrana. La dichiarazione, ritenuta offensiva, di “poveracci” utilizzata da Cannito per rivolgersi ai suoi detrattori, non ha lasciato silente neanche la capogruppo PD in consiglio comunale, Rosa Cascella, commentando sui social: «Mentre la città viene sconvolta da omicidi, estorsioni e sparatorie, e chi si mostra preoccupato viene definito poveraccio, il sindaco Cannito ci informa che i veri problemi della nostra città sono l’abbandono dei rifiuti e i muri imbrattati dai graffiti». Le opposizioni del Consiglio comunale non ci stanno «ad una narrazione che banalizza e minimizza fenomeni preoccupanti».
Insomma, non esiste “l’accanimento denigratorio” di qualcuno per motivazioni politiche: è chiaro che il sindaco è rappresentante del territorio e deve dunque dare risposte concrete a un fenomeno che si è rappresentato nella sua massima efferatezza in questi ultimi anni. Parliamo anche di tutti gli altri ‘piccoli’ episodi delinquenziali registratisi in città, molti dei quali riferiti al consumo di sostanze stupefacenti. La sicurezza non è un valore aggiunto, ma la si deve pretendere e costruire con il tempo. Molti commenti ritengono urgente e necessario investire in cultura per contrastare la tendenza delinquenziale.
Certamente non sono ascrivibili responsabilità alla persona del Sindaco, ma non si può neanche nascondere la polvere sotto il tappeto, mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi, perché non si può proseguire in questo clima che danneggia l’immagine della città, ma non per quello che si denuncia sui social, ma per l’effettivo ritorno legato all’impronta sociale ed economica della città. Uno sprone che viene da alcuni commenti affinchè si risolva la questione, sia con i Comitati con la Prefettura, sia con l’educazione civica, sia con il buon esempio di tutti, anche attraverso l’utilizzo di un vocabolario più corretto e attento. Barletta, comunque, chiede protezione alle proprie Istituzioni e non si deve temere solo della propria “immagine” ma della realtà di problematiche che stanno superando qualunque timore, senza bisogno di arrivare a paragonarci a “Gomorra”.




































