Una sfida particolarmente sentita, non solo per la rivalità calcistica tra le due tifoserie ma anche per il recente passato. Manfredonia-Barletta di domenica 29 ottobre, oltre ad essere un match spartiacque per il cammino di entrambe le squadre, offre altri temi da analizzare.

In primo luogo, il match(che sarà visibile in diretta televisiva e streaming su Telesveva), si disputerà a porte chiuse. Una decisione attesa e arrivata nella giornata di mercoledì su disposizione della Prefettura di Foggia, che ha considerato la sfida del ”Miramare” ad alto rischio. Di conseguenza, non ci saranno entrambe le tifoserie, presenti invece negli ultimi due appuntamenti di campionato risalenti alla stagione 2021/2022. 0-0 all’andata al ”San Sabino” di Canosa e 2-1 per il Manfredonia in terra sipontina al cospetto di un Barletta destinato da lì a poco a completare il ”triplete”, vincendo praticamente tutto quello che si potesse vincere.

In panchina, tra le fila dei biancazzurri dauni, c’era quel Franco Cinque che, nell’estate del 2019, aveva terminato la sua biennale esperienza alla guida della formazione della ”Città della Disfida”. Un’esperienza caratterizzata da una salvezza all’ultimo istante contro l’Unione Calcio Bisceglie nella stagione 2017/2018 e da un quarto posto in classifica nell’annata seguente, ma anche dalle tante controversie e segnata da un feeling mai sbocciato con la tifoseria.  Cinque, che nel 2021 avrebbe trovato il Barletta da avversario per la prima volta da tecnico del Trinitapoli (2-1 per i biancorossi di Farina il finale ndr), è ripartito nuovamente da Manfredonia, questa volta presieduto da Franco Ciuffreda. Proprio l’attuale presidente sipontino era stato direttore sportivo del Barletta nella già citata stagione 2017/2018, non lasciando il segno nell’ambiente e venendo sostituito nell’estate seguente da Savino Daleno.

Prima dell’appuntamento del 2021/2022, le ultime due sfide al ”Miramare” tra Manfredonia e Barletta risalivano alle annate 2008/09 e 2009/10. Particolarmente ”bollente” il match del 15 febbraio 2009, segnato dall’espulsione del contestatissimo ex Gaetano Romano e da un rocambolesco gol di Ciccio Caracciolese, abile a depositare in rete dopo una conclusione apparentemente velleitaria, poi stampatasi sulla traversa, del centrale difensivo Sabini. Nella stagione seguente, fu invece il Manfredonia ad imporsi, regolando il Barletta per 2-0 grazie alle reti di Carminati e Arigò. Poco male, perché i biancorossi sarebbero stati protagonisti di un cammino esaltante e culminato con il ripescaggio nell’allora Prima Divisione. Ultimi precedenti dunque di una sfida negli ultimi anni mai scontata e segnata da un sostanziale equilibrio. Il Barletta è chiamato comunque a fare risultato per aprire nel migliore dei modi un ciclo di incontri sulla carta più abbordabile e per dare continuità ai tre risultati utili consecutivi.

A cura di Giacomo Colaprice