Cento alberi, 25mila fra piantine e arbusti, 6mila mq di superficie coperta a prato, 8.000 mq di vegetazione di tipo autoctono. Il Parco dell’Umanità, nuovo polmone verde di Barletta, è pronto per essere vissuto dai residenti della zona e da tutti i cittadini, attraverso un simbolico affidamento agli studenti che mercoledì 8 giugno alle 19.00 saluteranno la conclusione dell’anno scolastico nell’anfiteatro realizzato nel contesto di questo bene pubblico che, così, comincerà a costituire anche un nuovo punto di socialità.

«Siamo tutti consapevoli – ha affermato il sindaco Pasquale Cascella – di dover tutelare questo nuovo bene del patrimonio pubblico. Così come sappiamo che altri problemi sociali incombenti nell’area dovranno essere affrontati contemperando le esigenze della collettività. Anche per questo non abbiamo previsto una inaugurazione, ma una semplice apertura dei varchi con un atto simbolico come quello di affidare il parco alle nuove generazioni perché coltivino le potenzialità sociali e la visione culturale di questo ‘luogo altro’ rispetto all’immagine fin qui prevalsa della cementificazione della 167 in modo che le nuove aree di urbanizzazione possano vivere come parte integrante della città».

Parco dell'Umanità

Il progetto-definito dalla seconda variante del Piano di zona, interessa un’area di oltre due ettari per un costo complessivo di circa 4 milioni di euro, finanziato per circa 2 milioni dall’ Amministrazione comunale e per i restanti 2 attraverso fondi regionali stanziati per i Piani di Sviluppo Urbani delle città medio/grandi. L’idea è di creare un ambiente che possa crescere in funzione delle esigenze delle famiglie che vivranno negli edifici intorno al Parco, concepito appunto – e in un primo momento anche chiamato – come “intersettore” in un’area con annose e complesse problematiche (come quella della presenza da lunghi anni di un campo di rom) che si stanno affrontando all’insegna della coesione sociale. Particolare attenzione è stata prestata per cercare di ridurre al minimo l’impatto ambientale utilizzando materiali ecocompatibili e recuperando le acque meteoriche, raccolte in una vasca interrata in grado di contenerne circa 800 mc per innaffiare i giardini, per alimentare la lama d’acqua posta su una delle piazze e per far funzionare le fontanelle inserite nella cava. Innovativa, l’installazione di un impianto fotovoltaico che fornisce energia pulita non solo per l’illuminazione delle piazze ma anche per altre utilizzazioni pubbliche. Sono stati infatti collocati 540 pannelli fotovoltaici che produrranno circa 146.000 kw/anno.

E’ stato realizzato un portico attrezzato con strutture ricreative e di svago lungo 240 metri. Parallelamente, una pista ciclabile che si snoda tra le piazze ellittiche, delimitata da piante ad alto fusto e ulivi: i percorsi sono rifiniti con pietra di Minervino, strutture in cemento bianco, mentre la pista ciclabile e i percorsi di collegamento delle varie piazze tematiche in cemento colorato. Grazie alle economie del primo stralcio di lavori è stato possibile realizzare una serie di servizi aggiuntivi e la videosorveglianza. Previsto anche uno spazio per la lettura e la creatività nella sezione distaccata della biblioteca comunale “S. Loffredo” dedicata ai ragazzi. Nel parco troverà altresì sede operativa l’ufficio di Polizia Ambientale del Comando dei Vigili. I lavori continueranno per un primo ampliamento del Parco con la realizzazione di un’area riservata ai giochi per i più piccoli e un’area fitness per i più grandi. Tra i nuovi servizi anche un apposito spazio per la sgambatura dei cani.