Si sta procedendo in questi ultimi giorni al pagamento della prima rata della TARI (tassa sui rifiuti), una tassa comunale calcolata in base all’ampiezza delle abitazioni e al numero di persone che vi risiedono. Come ci ha fatto sapere il Comune di Barletta, anche quest’anno sono state incrementate le agevolazioni per le famiglie che si trovano in condizioni di disagio sociale-economico. Tuttavia, le polemiche non sono mancate neanche quest’anno, chiedendo dove sia finita la dovuta riduzione delle tariffe in seguito al superamento della soglia del 70% della raccolta differenziata, grazie al corretto utilizzo del sistema di raccolta dei rifiuti “porta a porta” che la maggior parte dei cittadini barlettani si è impegnata a svolgere.

Anche diversi esponenti politici locali, come il consigliere comunale Damiani, sono intervenuti nei giorni scorsi per sollevare la questione che proprio in queste settimane vediamo concretizzarsi nelle bollette di pagamento giunte per posta. Secondo una tabella di confronto fra i diversi comuni della Provincia, su un calcolo medio di una superficie di 90 metri quadri con 4 abitanti, sommando la quota fissa (La parte fissa della tariffa deve essere moltiplicata per la superficie occupata) al metro quadro, che per Barletta risulta la seconda più alta dopo Minervino, alla tariffa variabile (La parte variabile della tariffa è determinata in base al numero dei componenti il nucleo familiare a prescindere dalla superficie occupata), il risultato totale è al quarto posto dei 10 comuni della BAT con € 334 dopo Trani, Bisceglie e Spinazzola, di un euro superiore ad Andria.