Sono lontani i tempi in cui i cittadini di Barletta lamentavano l’aria “pesante” nel Sottovia Alvisi, limite tra il centro e l’ingresso nel quartiere Patalini della città, con scritte ironiche che suonavano più o meno così: “A lampeggianti accesi, aspiratori in funzione”. Se l’impianto di aspirazione anti-smog, spesso al centro delle polemiche, ha visto lievemente migliorare il proprio rendimento negli anni, a peggiorare sono state le condizioni del passaggio, angusto e sporco. A pagarne le spese sono i pedoni e i ciclisti che attraversano il sottovia, negli orari di punta, in apnea, e spesso cercando di coprire il percorso nel minor tempo possibile.

 

Dettagli che fanno parte di un’annosa normalità: crepe nei muri, lacci pendenti dalle tubazioni deputate al riciclo dell’aria, ruggine sui divisori in ferro che separano il marciapiede dalla strada. Per quanto ancora? Al momento le foto parlano da sole, ma non siamo in grado di fornire una buona risposta .