«Ci sentiamo tutti colpiti dal nuovo grave atto di violenza e intimidazione: questa volta ad Andria, addirittura nei diretti confronti delle Forze dell’Ordine. Se si è preparato e portato all’interno di un Commissariato di Polizia un ordigno esplosivo – quale che fosse la sua dimensione e il potenziale distruttivo – significa che si è voluto lanciare una sfida ben più grande”. Il sindaco di Barletta, Pasquale Cascella, esprime la sua solidarietà alla popolazione andriese per la lieve esplosione che questa mattina, intorno alle 11.30, ha provocato il ferimento di un addetto alle pulizie di 42 anni e di un dipendente della Polizia Municipale di Andria, presente al momento dei fatti negli Uffici del Commissariato (rispettivamente 20 e 5 giorni di prognosi) nell’androne del commissariato di Andria.  “Per questo-prosegue Cascella-insieme alla vicinanza all’addetto alle pulizie rimasto ferito, alla solidarietà agli agenti di polizia che continuano ad assolvere al loro dovere nella struttura danneggiata dall’esplosione e alla fiducia sul più rapido corso della giustizia, si deve ribadire la partecipazione attiva anche della comunità di Barletta all’azione volta a riaffermare i principi di legalità e sicurezza pubblica contro ogni minaccia criminale».

In una nota ufficiale la Polizia di Stato ha intanto escluso  la matrice collegata alla criminalità, anche organizzata, come pure la pista relativa ad un possibile attentato. «L’esplosione-si legge-è stata infatti provocata dalla deflagrazione di un reperto, sequestrato e custodito nei locali del Commissariato, consistente in un barattolo di conserva di pomodoro con all’interno sali e zucchero. Il contenuto del manufatto, un falso ordigno non caratterizzato da potenzialità lesiva, ha subito una modificazione chimica, causata all’ossidazione a contatto con il metallo dell’involucro, tale da trasformare i sali in picrato di ammonio, materiale esplodente sensibile ad urti e sfregamenti. Il manufatto, custodito all’interno dell’Ufficio Reperti, era destinato alla distruzione, anche in coincidenza con la più generale attività di ricognizione e riordino degli uffici reperti della Questura e dei Commissariati disposta recentemente dal Sig. Questore di Bari, Dirigente Generale dottor Carmine Esposito». Saranno ora le indagini a chiarire come mai tale materiale repertato si trovasse all’interno del sacco dei rifiuti trasportato dall’addetto alle pulizie rimasto ferito nell’esplosione.