Nelle prime ore della mattinata odierna, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bari, coadiuvato da quello dei vari reparti competenti per territorio, ha eseguito ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal GIP del Tribunale barese, nei confronti di 3 pregiudicati, 1 dei quali di nazionalità albanese, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione armata finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti.

I provvedimenti traggono origine, e ne rappresentano la naturale prosecuzione, da una articolata e complessa attività investigativa svolta dalla Compagnia Carabinieri di Barletta, conclusa nel 2015 e sviluppata attraverso numerose e articolate attività di pedinamento e di intercettazione, eseguite in tutto il territorio nazionale.

Le precedenti misure cautelari, eseguite la mattina del 3 novembre 2016, erano riconducibili all’ attività di indagine che svelò l’esistenza di 3 distinti sodalizi stanziati nella provincia del nord barese, uno, costituito da elementi albanesi, i rimanenti due, da soggetti autoctoni, che, in stretta collaborazione fra loro, sono risultati dediti all’importazione di ingenti quantitativi di marijuana dal Paese delle Aquile, di cocaina dalla Capitale e dal capoluogo lombardo e da Palermo, rispettivamente, tramite alcune paritetiche organizzazioni strutturate di matrice albanese, pugliese e siciliana.

Con l’esecuzione delle misure restrittive eseguite nel novembre 2016, i Carabinieri di Barletta, coordinati dalla DDA di Bari, hanno continuato nelle attività investigative, acquisendo, nuovi ed ulteriori elementi probatori sul conto di Capocchiano Alessandro, 39enne, pregiudicato di origini foggiane, ma dimorante a Monza, ritenuto il fornitore milanese del sodalizio, il narcotrafficante internazionale albanese Ndoj Alban, 37enne, residente a Roma, ritenuto il canale di rifornimento romano della congregazione malavitosa e la barlettana Lavecchia Concetta, 53enne, esponente di rilievo del panorama delinquenziale del nord barese, in passato legata ad organizzazione criminale turca dalla quale la sua organizzazione si riforniva di stupefacenti. Gli arrestati sono stati associati alle rispettive case circondariali di Monza, Frascati e Trani.