Allarmi in tilt, condizionatori fuori uso e caldo che la fa da padrone. Barletta è andata in tilt dalla tarda mattinata di oggi: a causare i disagi che hanno toccato oltre 20mila utenze (su 60mila complessive) e generato le proteste di migliaia di cittadini, che hanno preso d’assalto i centralini Enel e hanno dovuto convivere con l’emergenza per buona parte della giornata, un maxi-black out, che ha paralizzato buona parte della Città della Disfida.

Cinque le linee collassate per l’eccessivo caldo e il sovraccarico di tensione. Dopo ore di lavoro, con costanti cali di tensione, sono state riattivate 2 linee, comprese tra la zona del porto e del centro cittadino, mentre altre 3 sono in attesa di essere ripristinate: l’emergenza è ancora viva nel quartiere Patalini e nel quartiere Settefrati. A sera inoltrata, sono 10.000 le utenze riattivate: altre 4000 saranno riparate entro la mezzanotte e dintorni, mentre le restanti 8000 coinvolte torneranno pienamente funzionanti entro la nottata.

Sul tema alle 22 è stata emessa una nota ufficiale dall’amministrazione comunale di Barletta: «Sono stati attivati -si legge- i servizi di emergenza e di assistenza da parte del comando della Polizia Locale, in stretto rapporto con la Prefettura, la Protezione Civile e le altre Forze dell’ordine non appena si sono manifestati i primi inconvenienti provocati dai guasti contemporanei sulle linee di media tensione gestite da Enel Distribuzione con continui black out in tante zone della città compreso il centro. In particolare, i Vigili Urbani, oltre a partecipare ai presidi a tutela della pubblica sicurezza, stanno pattugliando le aree della città dove le criticità si sono manifestate più a lungo, fornendo informazioni ai cittadini e collaborando con l’Enel per l’attivazione di gruppi elettrogeni e degli altri interventi per ripristinare quanto prima l’erogazione di energia elettrica a tutti gli utenti. L’Amministrazione comunale invita a utilizzare ogni precauzione al fine di ridurre al minimo i disagi. In caso di necessità è possibile contattare il 118 o rivolgersi alle forze dell’ordine che stanno già pattugliando la città».