A Barletta, in occasione della manifestazione nazionale “Aperti per voi, aperti all’Europa”, una settimana di aperture straordinarie di 73 luoghi della cultura e un palinsesto diffuso di eventi tematizzati sulle finalità dell’Anno Europeo del Patrimonio culturale, sarà aperta in via straordinaria – dal 18 al 20 maggio 2018 – la Chiesa di Santa Maria degli Angeli (detta Chiesa dei Greci) a cura del Touring Club Italiano, col patrocinio del Comune di Barletta e in collaborazione con il Gal DaunOfantino e il CTG Gruppo Leontine Barletta. Una “perla” dell’importante patrimonio storico, artistico, religioso, barlettano risalente al XVI secolo, di cui pochi sono a conoscenza, che  conserva al suo interno, fra le altre testimonianze, una pregevole e monumentale iconostasi, testimonianza del lungo rapporto tra Barletta e l’Oriente.

“L’iniziativa – spiega Luciana Doronzo vice console regionale del TCI – è resa possibile grazie alla disponibilità e alla passione dei volontari della nostra Associazione, che da  124 anni promuove eventi volti a tutelare le meraviglie del nostro Paese. Dal 2005 il Touring ha promosso l’evento Aperti per Voi e per la prima volta, nel  2018, Barletta è coinvolta con l’apertura straordinaria della Chiesa dei Greci, luogo di culto ma  anche uno scrigno di bellezze artistiche non comuni che arricchisce un’offerta culturale di cui la città è ampiamente nota”.
La cittadina pugliese è stata infatti prima snodo di traffici mercantili e porto da cui salpavano crociati e pellegrini diretti in Terra Santa, quindi rifugio per gli esuli bizantini dopo l’invasione Ottomana dell’Impero romano d’Oriente. La chiesa fu luogo di culto per la locale colonia greca dalla sua fondazione al 1656, dal 1789 al 1842 e dal 1861 agli inizi del XX secolo, mentre funzionò come chiesa cattolico-romana dal 1660 al 1789 alle dipendenze della Cattedrale di Santa Maria. L’intitolazione della chiesa ha come riferimento la nota devozione dei Greci ortodossi per la Madonna.
L’iconostasi, tipica delle chiese ortodosse, è una parete che divide la zona del Sanctuarium da quella accessibile ai fedeli, funge da tramite tra il mondo terreno e quello spirituale del sacro. Il ruolo di questa divisione riveste un’importanza fondamentale nello svolgimento del rito ortodosso , dove è fortemente sentita l’inviolabilità del luogo sacro, luogo esclusivamente riservato al celebrante. Il fulcro dell’iconostasi è costituito dalla “DEESIS”, che attraverso le raffigurazioni del Cristo, della Madonna e del San Giovanni Battista, assume il significato di intercessione tra il popolo dei fedeli e Dio. La stessa funzione di divisione tra la zona sacra e quella riservata ai fedeli hanno le porte regali, riservate solo al clero che vi accede dopo aver indossato le vesti liturgiche. Ai lati sono collocate due porte minori dette Porta Nord e porta Sud a cui solitamente si trovano affiancate le tavole dispotiche che quasi sempre raffigurano il Cristo Pantocrator e la Madonna. L’iconostasi della chiesa dei Greci di Barletta è un esempio pregevole nel suo genere e può essere considerata, per la sua monumentalità, una delle iconostasi più interessanti dell’Italia meridionale.