Accogliamo l’acuta riflessione del dottor Nicola Palmitessa (Centro Studi: La Cittadella Innova): verso la stagione estiva e la riqualificazione del waterfront cittadino.

«Finalmente la montagna ha partorito il topolino. O meglio, il topolino avrebbe partorito la montagna: dall’area portuale fino in prossimità della strada per il  lido Mennea (via Luigi Dicuonzo), le strisce blù vieteranno ogni sorta di parcheggio – tutti verso il provvisorio parcheggio sotto il Paraticchio?  Dopo una montagna di progetti e proposte sull’area portuale e l’urbanizzazione della costa, sistematicamente  ignorati, dalla giunta di Maffei e in parte da quella del sindaco Cascella – siffatta e coraggiosa proposta dovrebbe sottendere il senso di adeguate e future attenzioni? Con questa ‘provocatoria’ isola pedonale, pare che l’Amministrazione avrebbe comunque serie intenzioni non solo stagionali ma permanenti e strutturali sulla costa e la Città marinara di Barletta. Ma il vero sarebbe un altro. Opposizione politica, dentro e fuori la l’attuale giunta comunale, sono direttamente coinvolte a costruire e non demolire, una possibile strategia di raccordo e fruizione turistica tra la città e il mare. O meglio, che fare  tra una città a disastro ambientale e una identità culturale marinara e turistica insabbiata dalla mediocrità delle giunte sinora susseguitesi?

Tuona l’opposizione: è indubbio che “condizioni primitive senza un briciolo di decoro, di verde attrezzato, di panchine nuove e servizi come fontanine, attrattive varie per i fruitori, aree fitness per tanti sportivi impegnati nel praticare jogging”, sarebbero solo per “gli interessi e la crescita economica di pochi”. Ma intorno alla vastità e complessità di  questi interessi – delineati dal progetto di città marinara già presentato al Comune –  non sarebbe meglio un tavolo di lavoro che coinvolgesse opposizioni e maggioranze?            Del resto, il coinvolgimento dell’intera società civile e istituzionale –  tra convegnistica, studi, ricerche storico-scientifiche, numerosi saggi, articoli e interviste rilasciate ai media, i frutti del lavoro espletati dal sottoscritto – lo hanno largamente dimostrato. Infatti, approdando alla prima edizione, 24 ottobre 2015 del Premio Barletta Città Marinara, numerose vetrine di negozi in Barletta, hanno pensato bene ad addobbi intelligenti. Rievocando così il senso di una stagione marinara per la città e la clientela culturalmente più attenta al tradizionale  buon gusto. Cosa di cui ringrazio infinitamente.

Per intenderci, lo scorso ottobre 2015, rappresentanti della Giunta e dell’opposizione, per la prima volta si sono felicemente incontrati al convegno nella  gremita Sala della Comunità sant’Antonio: “Barletta Città Marinara” e le prospettive della blue economy in Puglia. Anche la stampa si è sbizzarrita con titoli significativi: “Barletta deve riprendersi il mare per rinascere”. Sono convenuti perciò ecclesiastici, autorità civili e politiche, campioni nazionali e regionali di vela, Ass. culturali ed artistiche, sono convenute al premio Barletta città marinara. In particolare, Ecclesiastici: S. Eminenza Cardinale Francesco Montenegro, Presidente della Commissione Cei – Carità e Salute e della Caritas Italiana; Mons. Angelo Dipasquale, Arciprete Cattedrale di santa Maria; Mons. Filippo Salvo, Vicario Zona Pastorale di Barletta; Don Riccardo Losappio Direttore delle Comunicazioni Sociali e della Cultura, Arcidiocesi Trani-Barletta, Bisceglie e Nazareth; Autorità civili: Presidente della Provincia Bat Avv. Francesco Spina e Sindaco di Bisceglie; Sindaco della Città di Barletta, Pasquale Cascella; Dario Damiani Consigliere del Comune di Barletta; Mare sport etc: Francesco Saverio Giannone Capitano di lungo corso; Dott. Pietro Paolo Cappabianca, già Presidente della Lega Navale Sez. Barletta dal 1999 al 2014; Pierandrea Carulli, Sport Vela, già campione nazionale nel 2003 –Classe Meteor – Napoli; Ai signori Luigi e Giuseppe Paolillo campioni Velisti barlettani e multipremiati di livello regionale e nazionale; Al Signor Salvatore Papeo, ideatore del Trofeo Velico Opto Sport – Race (Margherita di Savoia-Barletta); Raffaele Rizzi, del Bed & Breakfast Eraclio in Barletta. Cultura e associazioni di volontariato e personalità: Prof.ssa Antonella Palmitessa, per le Marine sull’area portuale di Barletta; Prof. Biagio Cavaliere, già Presidente della Società di Storia Patria – Sez. Barletta; Libreria Cialuna di Barletta, nelle mani di Francesco Alfarano; Cinema Paolillo per il 100° Anniversario già Politeama Paolillo; Prof. Ruggiero Quarto geologo; Unitalsi di Barletta (fondata il15 agosto 1945) nelle mani del Presidente Cosimo Cilli, per il 70° Anniversario della fondazione; Antonietta Fioravante -Esperti; Al Prof. Ruggiero Dellisanti (Geologo); Aziende storiche: Antonio Daloiso, campione nazionale di Pasticceria Barlettano; Pastificio Bolognese – fin dal 1968, nelle mani del Signor Antonio Dicuonzo; Dr. Tullio Alberico della Reale Assicurazione.

Tra maggioranze e opposizioni, altri esempi di ordine istituzionale e sovracomunale potrebbero continuare a lungo. Se il governo nazionale a una città a disastro ambientale e marinara come Taranto, ha pensato di incominciare a curare alcune ferite promuovendo il rilancio del centro storico e del porto, perché il sindaco di Barletta non fa altrettanto invocando gli stessi provvedimenti per la città marinara di Barletta, non meno disastrata di Taranto? E ancora. Mi sono recato personalmente in questa città e in quella di Brindisi durate la regata Brindisi-Corfù. Con il Presidente della Fondazione dal mare, siamo pervenuti ad alcune intese strategiche e ragioni degli stessi fallimenti nelle città marittime pugliesi per i progetti del waterfront (Bisceglie inclusa): perché il Governatore Emiliano, farebbe ancora fatica a mettere in rete l’economia marinara regionale per rilanciare la stessa identità nazionale del made Italy (da tempo come  mortificata da quella francese), che fa acqua da tutte le parti, aree portuali comprese?

Come si vede, da oltre un lustro, le fatiche, sacrifici e costi miei personali e del centro studi che presiedo, sono visibili a tutti. Spero altrettanto per quelli assessorili, dei dirigenti e dei politici di turno. Ma la vera risorsa, a prescindere dal colore dello schieramento, è quella delle opposizioni costruttive, benché comportino notevoli fatiche e sane competenze. Ed il convegno sul premio Citta marinara 2015, secondo il civile principio di sussidiarietà, benedetto anche da autorità ecclesiali, echeggia anche come un inaspettato e non ancora compreso apostolato del mare. Per la prossima II edizione del premio città marinara 2016, si è pensato alla premiazione di aziende locali e regionali che vivono direttamente  di economia del mare».