«Lancio un appello all’Assessore alla Sanità della Regione Puglia Michele Emiliano affinché possa determinare risposte immediate rispetto alle criticità che investono la Provincia di Barletta-Andria-Trani dal punto di vista sanitario». A lanciare l’allarme sulla situazione sanitaria nella provincia è una nota ufficiale del consigliere regionale e Presidente della V Commissione Ambiente della Regione Puglia Filippo Caracciolo. «Alle difficoltà che vedono il territorio protagonista di un Piano di Riordino altamente penalizzante per la salute dei cittadini-scrive Caracciolo-si aggiunge la problematica della cronica carenza di personale sanitario con cui viene messa a dura prova l’efficienza delle strutture sanitarie della ASL BT ed in particolare dei Presidi Ospedalieri di Andria e Barletta».

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Sotto la luce dei riflettori vi è «una situazione di emergenza che rischia di dar luogo a pericoli irreparabili. Sono a rischio la qualità delle prestazioni e la capacità degli stessi operatori, cioè del personale medico-infermieristico e degli operatori socio-sanitari, di operare in coerenza con gli standard di sicurezza previsti dalla normativa. In particolare il tetto di spesa attualmente vigente è quello di cui alla Delibera di Giunta Regionale 2243 del 27 ottobre 2014 che ha ridotto il tetto di spesa precedentemente assegnato da 166,9 milioni di euro a 161,4 milioni di euro con una riduzione superiore ai 5 milioni di euro. Tale nuovo tetto di spesa assegnato alla ASL BT, con riferimento al personale in servizio e alle assunzioni programmate, risulta interamente utilizzato e ciò impedisce assunzioni di ulteriore personale necessario per garantire i livelli essenziali di assistenza. Ove sussistano a livello regionale risorse aggiuntive destinabili alle Aziende Sanitarie Locali, chiedo all’Assessore alla Sanità Michele Emiliano che si proceda quanto prima alla loro redistribuzione anche al fine di garantire il rispetto dei turni di lavoro imposti dalla Legge 161/2014. Sulla base delle continue segnalazioni che mi pervengono – aggiunge il consigliere regionale-le difficoltà riguardano tutte le Unità Operative: chirurgiche, ginecologiche, ostetriche, ortopediche, Pronto Soccorso. Senza indugio, la Regione avvii ogni azione necessaria finalizzata ad assicurare la continuità assistenziale e percorsi di cura resi in completa sicurezza: sarebbe opportuno dare seguito ad un potenziamento della medicina territoriale prendendo ad esempio esperienze positive già operanti sul nostro territorio come il Centro Polifunzionale Territoriale di Trani che riunisce dieci medici di base e garantisce la continuità assistenziale per 12 ore e dove nei primi otto mesi di attività sono state eseguite 8mila prestazioni ambulatoriali e 200 prestazioni al giorno. A fronte di un Piano di Riordino fortemente penalizzante per il territorio della Provincia di Barletta-Andria-Trani e sottostante ad una logica che semplifica fin troppo il tema dell’assistenza sanitaria e sottovaluta evidentemente l’impatto sociale di scelte poco sensibili al diritto alla salute dei pazienti si aggiunge la gravissima fattispecie della carenza di personale il cui riverbero negativo si scarica inevitabilmente sulla qualità della vita dei cittadini».
L’attesa-conclude Caracciolo-è per la replica dell’Assessore alla Sanità Michele Emiliano risposte immediate: «Si metta quanto prima la ASL BT nelle condizioni di mantenere livelli di assistenza accettabili senza compromettere le condizioni lavorative del personale e si modifichino le decisioni di un Piano di Riordino che in maniera palese determina disparità di trattamento tra il nostro e altri territori della Regione Puglia».