Area 51 è attualmente l’unica fumetteria a Barletta. Oggi è frequentata non solamente da bambini, ma da persone di ogni fascia d’età. Così, abbiamo voluto intervistare Ivan Bizzoca, proprietario della fumetteria, per capire quanto questa passione sia viva in città.

Area 51 è nata nel febbraio del 2014. Com’è nata l’idea di aprire una fumetteria?
«L’idea, essenzialmente, non è nata da un giorno all’altro. Direi piuttosto che è stata la naturale conseguenza di una passione nata poco meno di 20 anni fa. Ho sempre frequentato fumetterie vivendo molte delle loro sfaccettature e approfittando del fatto che il mio lavoro precedente mi ha portato in giro per l’Italia. All’estero, poi, ho avuto modo di vederne così tante e di condividere la mia passione con molta gente. Una volta tornato a Barletta, poi, ho voluto ricreare un luogo che racchiudesse il meglio delle esperienze trovate nelle altre fumetterie che ho visitato. O almeno ci stiamo provando! Uso il plurale perché provo un profondo senso di gratitudine nei confronti di Giuseppe Bitetto, uno Youtuber conosciuto meglio come “Pino Vipera” sul canale La Vipera sul Tubo e complice di tantissime iniziative che hanno riguardato la fumetteria».
Possiamo considerare le fumetterie più simili a delle librerie o a delle edicole?
«Le fumetterie sono librerie specializzate in fumetti, e anche lo stato italiano ci tratta a tutti gli effetti come librerie pur non avendone gli stessi vantaggi, come il reso sull’invenduto che invece hanno sia le edicole che le librerie. Così come le spese di spedizione a nostro carico. Al momento veniamo considerati dalle case editrici come “privati” che comprano in grandi quantità, piuttosto che come distributori al dettaglio dei loro prodotti, diventando di fatto noi stessi il “consumatore finale».

Ci sono delle associazioni di categoria a cui voi fumettieri fate riferimento?
«Al momento in Italia ci sono 30000 edicole, 3600 librerie, e tra le 200 o 300 fumetterie, che, come detto qui sopra, navigano in una linea grigia, appunto per la mancanza di una associazione che possa dar voce ai disagi di questa categoria. Pochi mesi fa è iniziata ad emergere la necessità di unirsi, tanto che c’è già stato un primo incontro il 3 luglio a Roma, nel quale erano rappresentate venti fumetterie. L’incontro è stato poi il sasso che ha scatenato la frana e in poco meno di un mese siamo arrivati a quaranta adesioni. Non male per essere poco più di 200 in tutta Italia».

La fumetteria, oltre alla vendita dei fumetti, offre altri servizi?
«Le fumetterie in generale offrono l’importantissimo servizio di arretrati, e generalmente hanno una buona conoscenza del prodotto venduto, riuscendo, quindi, a consigliare a nuovi lettori che non si sono mai approcciati ad un fumetto o un manga. Ogni fumetteria, poi, ha una sua “personalità” che la contraddistingue dalle altre. Ci sono fumetterie che offrono un servizio bar, fumetterie che promuovono incontri con gli autori, altre ancora specializzate in fiere.
Qui a Barletta, oltre al fumetto, ho voluto dare un’impronta ludica alla fumetteria, rendendola un punto d’incontro per tutti gli appassionati di giochi di carte collezionabili come Magic e Yu-Gi-Oh, Il Signore degli Anelli e molti altri. Non sono rari neanche gli incontri sul fumetto, nei quali ci si scambia opinioni e consigli sulle serie da seguire e quelle da evitare».

image

Cosa ne pensi delle fiere del fumetto? Riescono ad avvicinare nuovi lettori?
«Negli ultimi anni si sta assistendo a un proliferare di “fiere del fumetto”, che con il fumetto hanno poco a che fare. In ambito pugliese sono pochissime quelle che possono fregiarsi del nome fiera del fumetto. La maggior parte delle fiere ha come ospiti youtuber, e non autori e disegnatori, gli stand hanno quasi esclusivamente gadget, e non fumetti. Un contesto sconfortante anche per chi il fumetto lo conosce già e non riesce a trovarlo».

Quali sono i fumetti più letti? E per quale motivo?
«Generalmente i fumetti più letti sono quelli pubblicizzati meglio. Se oltre alla pubblicità iniziale si accompagna anche un’opera all’altezza delle aspettative, si ha un successo garantito. Entrando nello specifico, in questo momento, le serie che hanno suscitato più interesse sono:
Kobane Calling,di Zerocalcare, un autore italiano capace di trasmettere con ironia e sarcasmo problemi e tematiche forti e pubblicizzato dalla Bao nel suo consueto giro per tutta Italia nelle librerie Feltrinelli.
One Punch Man, manga nato su internet e successivamente stampato e pubblicizzato in maniera massiccia dalla Panini.
Scottecs Magazine, dopo un inizio travolgente dato dal carisma dell’autore noto Youtuber è susseguito un quasi totale disinteressamento dell’opera.
Civil War, nonostante già qualche anno sulle spalle ha avuto una rinascita a livello fumettistico pressoché in contemporanea con il film.
Ci sono molti altri fumetti di caratura pari o in alcuni casi decisamente superiore ai titoli sopracitati, che non essendo pubblicizzati rimangono in ombra, e sono generalmente i titoli che più vengono consigliati all’interno di una fumetteria».