La targa di Alfiere della Repubblica a uno studente della Città della Disfida. Ieri, martedì 13 dicembre, Antonio Distaso, barlettano ex allievo del Liceo Scientifico “Carlo Cafiero” e studente della facoltà di matematica presso l’Università di Siena, ha ricevuto a Roma la benemerenza di Alfiere della Repubblica. Al palazzo del Quirinale, Distaso ha preso parte alla cerimonia di consegna degli Attestati e dei distintivi d’onore ai nuovi Alfieri della Repubblica Italiana, giovani arrivati da tutta Italia e nominati con decreto dal Capo dello Stato Sergio Mattarella. Il Presidente della Repubblica, ha elogiato i giovani presenti: “Avete compiuto degli atti davvero importanti, ha esordito, con impegni collettivi e personali che vi sono costati spesso sacrificio, ma certamente questo vi ha assicurato una ricompensa grande: la consapevolezza di aver fatto del bene a chi vi sta intorno, di aver contribuito a rendere migliore la vita insieme. E’ questa la ricompensa molto più importante di quella che ricevete qui questa mattina, esortandoli a continuare con impegno e dedizione e di essere orgogliosi di rappresentare le eccellenze giovanili italiane”.

Il Capo dello Stato ha attribuito il titolo ad Antonio “per il suo eccellente curriculum scolastico e sportivo nell’ambito degli scacchi”. Infatti nel 2012 il Neo Alfiere diventa il primo Maestro di scacchi della Città della Disfida a soli 15 anni. «Che emozione partecipare ad una cerimonia ufficiale al Quirinale e ricevere dalle mani del Presidente della Repubblica questo importante riconoscimento – ha detto Antonio. Molto significativa è stata la stretta di mano e l’augurio che mi ha rivolto il Capo dello Stato. Questo importantissimo riconoscimento è uno stimolo in più per andare avanti ed è la dimostrazione che sto facendo la cosa giusta. Per questo voglio ringraziare tutte le persone che mi hanno sostenuto e che hanno credito in me, dandomi la possibilità di crescere e migliorare sia dal punto di vista scolastico che personale. Grazie di cuore a tutti coloro che mi hanno manifestato la loro stima ed il loro affetto in questi giorni».