«Lo scorso 29 novembre è stato un giorno storico per la politica e la cittadinanza barlettana. Per la prima volta una delibera di iniziativa popolare è stata integralmente approvata in consiglio comunale. Si tratta di una delibera sul monitoraggio ambientale soprattutto in relazione alle aziende insalubri presenti sul territorio, promossa dal Forum Salute e Ambiente, sottoscritta da milleduecento cittadini e presentata esattamente un anno fa, il 17 dicembre 2015, che ha trovato innumerevoli ostacoli sulla sua strada prima di giungere all’approvazione». Così gli attivisti 5stelle Barletta esordiscono nella loro nota sull’approvazione della delibera di iniziativa popolare sul monitoraggio ambientale a firma di Giacomo Ditrizio e Tamara Sarli.

«Lo scorso 18 marzo-proseguono gli attivisti 5stelle- ultimo giorno utile da Statuto per la sua discussione, un emendamento firmato da tutta la maggioranza svuotava completamente di contenuti la proposta popolare e per fortuna, grazie al fiato sul collo dei cittadini presenti in quel consiglio comunale, venne ritirato in extremis. Fu l’assessore Divincenzo a proporre di posticiparne la discussione, previo confronto con i promotori, le associazioni ambientaliste e la cittadinanza. Confronto che non è mai avvenuto e che è stato irrispettosamente richiesto lo stesso giorno del consiglio comunale del 29 novembre e fissato a meno di due ore dal suo svolgimento: ovviamente nessun cittadino facente parte del Forum Salute e Ambiente vi ha partecipato.

Cittadini che invece sono stati determinanti durante il consiglio, quando, con appena 14 voti contro 12, è passato l’emendamento che costringeva tutti i consiglieri a votare la delibera così come presentata senza gli omissis relativi alle aziende Buzzi e Timac, proposti dallo “zelante” Segretario comunale. Alla fine sono stati 17 i consiglieri che l’hanno votata favorevolmente e a loro va il primo ringraziamento per aver ascoltato milleduecento barlettani, preoccupati per la crisi ambientale che investe la città, come dimostrano anche i recenti interventi della magistratura. Adesso l’amministrazione ha il dovere di individuare fondi per poter attuare tutti i diciassette punti approvati e, come previsto dalla delibera, di comunicare in modo sistematico e tempestivo le modalità e i tempi di attuazione dei processi in atto. Come attivisti non abbiamo fatto mancare il nostro apporto nella raccolta firme così come tanti altri cittadini di diversi orientamenti politici: è la dimostrazione che sulle battaglie comuni si può e si deve trovare unità di intenti, se si vogliono raggiungere risultati.

A tal proposito ci sembra doveroso ringraziare, oltre tutti i sottoscrittori e aderenti al Forum, chi ha di fatto reso possibile questo importante traguardo di cittadinanza attiva: il dott. Agostino Di Ciaula e il geologo Raffaele Lopez per l’importantissimo apporto tecnico fornito, Sabrina Salerno e Alessandro Zagaria che per primi hanno portato la delibera all’attenzione del Sindaco e della commissione ambiente nel lontano 2014 ed infine il nostro attivista Savio Chiariello che ha proposto e insistito affinché si intraprendesse il percorso di delibera di iniziativa popolare».