Nino Vinella

«Disfida di Barletta 2017: deplorevole assenza della classe politica al completo. Ma ancora più deplorevole l’ingiustificabile latitanza dell’amministrazione comunale e del sindaco Cascella in testa. Uno snobismo degno soltanto di chi ormai vive da solitario nel Palazzo». A scrivere è Nino Vinella, presidente del Comitato pro Canne della Battaglia. «Come ampiamente documentato dalle foto sui social nonché dagli interventi giornalistici a mezzo stampa e tv- si legge nel suo comunicato stampa- nessuno dei pur numerosi abitatori della giungla politica barlettana è stato immortalato dalle immagini. Zero consiglieri comunali. Zero segretari di partito (già, partiti e mai tornati). Zero simpatizzanti e zero perfino cortigiani. Tranne la sporadica presenza di un consigliere regionale delegato dal governatore Emiliano a rappresentarlo indoor (Sala rossa del Castello per il convegno internazionale, e pochi chi si è visto e visto col solito pataccaro comunicato stampa), tutto il resto del bestiario politico locale (commissione cultura avanti a tutti) è sparito dall’orizzonte cittadino. Dando evidente prova di attaccamento all’identità ed all’appartenenza. Ma solo alle poltrone».

Invito Comitato pro Canne a sindaco Cascella

L’indice punta poi verso il primo cittadino di Barletta: «E veniamo al comportamento del sindaco Cascella. L’anno scorso, nemmeno invitato, sua sponte si presentò nella chiesa di San Giacomo per assistere all’ultima parte della messa in suffragio di don Peppuccio ed accompagnò (sotto la pioggia e col suo copricapo impermeabile sfoggiato in campagna elettorale altre volte) l’omaggio della simbolica corona d’alloro al monumento del “Monsignore della Disfida” di piazza Plebiscito. Con lui la consigliera comunale PD, membro della commissione cultura e fautrice del sostegno alla cosiddetta editoria locale, la (quasi) dottoressa Giuliana Damato». Al contrario del 2016, precisa Vinella, «quest’anno al sindaco Cascella l’invito è stato regolarmente trasmesso con lettera protocollata in data 6 febbraio (vedi foto) a firma del cartello associativo (Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia, Associazione Nazionale Mutilati Invalidi di Guerra, Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia) promotore dell’iniziativa denominata “La Storia nelle strade della Storia” ed aperta, con successo ben registrato, al mondo scolastico cittadino. Molto spesso ho sentito esprimere in varie sedi (specie il Consiglio comunale verso alcuni scranni sempre perigliosi, vedi i socialisti) da parte del signor sindaco il suo concetto di “garbo istituzionale”. Concetto appreso nei corridoi del Quirinale al tempo di Giorgio Napolitano per aggirare ostacoli di varia natura e soprattutto mirato a mantenersi sempre in piedi. E molto spesso questo concetto ha indotto il mio collega giornalista Cascella, a pochi mesi dalla sua elezione, a indirizzarmi una lettera su carta intestata (che conservo gelosamente e che ritirerò fuori quando sarà il momento giusto, e non ci manca molto) dove si lamentava di alcuni commenti circolanti sui social a scavalco di notizie relative alla sua figura… Uno spreco di carta, perché me lo poteva far sapere via mail o con un post privato: ma la lettera è segno del potere… perché io sono sindaco e tu lo devi sapere».

Pasquale Cascella nel mirino dell'Opposizione
Pasquale Cascella nel mirino di Nino Vinella

«Il cosiddetto “garbo istituzionale” stavolta il sindaco Cascella se lo è dimenticato. Perché, come tutti possono notare, al nostro invito (ma io parlo per me e per il Comitato, gli altri amici Presidenti Graziano e Palmitessa se vorranno lo faranno ricorrendo alle proprie rappresentanze romane e nazionali) nessun seguito è stato dato. Nemmeno a dire, ciuccio bestia, che magari ci scusiamo per concomitanti impegni, sempre istituzionali s’intende, e bla bla bla. Zero spaccato. Eppure l’invito su foglio di carta antica maniera c’è e lo potete vedere… A novembre- conclude Vinella-invitammo con mail a mezzo PEC (badate: posta elettronica certificata) il sindaco Cascella alla cerimonia di ricordo per i dieci anni dalla scomparsa di Carlo Ettore Borgia nel Circolo Unione. Personalità di spicco come sindaco ed assessore regionale alla cultura, fautore della Sesta Provincia. Era presente il senatore Carlo Giovanardi, già ministro nel governo Berlusconi, ma nemmeno questa autorevole presenza smosse il nostro sindaco. Sollevando giustamente l’indignazione di chi collabora col senatore Giovanardi fra Roma e Barletta. Tutto qui come promemoria. Il resto alla prossima puntata. Per “garbo istituzionale”…».