La Stanza dell’Ascolto è un progetto volto ad offrire un supporto alle famiglie che affrontano una separazione, istituendo uno spazio neutro, non appartenente a nessuno dei due adulti di riferimento, in cui i bambini possano incontrare e ricostituire il loro rapporto con il genitore non affidatario.
L’assistente sociale Daniela Lorusso, una delle responsabili del progetto, ha fornito maggiori dettagli per i lettori di barletta.news24.city. «Demetra Onlus è un’associazione di promozione sociale e unico centro famiglie autorizzato al funzionamento (art.93 R.R. 4/2007), nato con l’intento di offrire un servizio alla nostra comunità che coinvolga l’intero nucleo familiare e di offrire supporto ai servizi pubblici territoriali che spesso sono sovraccarichi di lavoro e carenti di spazi. Al momento stiamo partecipando all’iniziativa “Aviva Community Fund”, che ha lo scopo di individuare progetti di utilità sociale a cui destinare un contributo economico, presentando un progetto denominato “la stanza dell’ascolto Aurora”».
«L’idea di realizzare una stanza dedicata all’ascolto- ha aggiunto- è nata da un’attenta lettura dei bisogni del nostro territorio, che ci ha portato a riflettere sull’ormai crescente numero di casi di separazione e sull’esigenza di tutelare i diritti dei figli e dei genitori nelle dinamiche conflittuali familiari.
Il progetto, infatti, si pone come fine quello di evitare che la separazione provochi traumi o sentimenti come depressione, angoscia, spavento, aggressività e rabbia. L’obiettivo è realizzare uno spazio accogliente e a misura di bambino, luogo protetto in cui il genitore non affidatario può incontrare il proprio figlio e costruire un riavvicinamento relazionale ed emotivo con esso, con il supporto di specifiche figure professionali, quali assistenti sociali e psicologhe. Il focus è posto sul riconoscimento del bisogno del bambino di veder salvaguardata la relazione affettiva ed educativa con entrambi i genitori, come condizione che maggiormente garantisce una prospettiva di crescita sana ed equilibrata e l’acquisizione di un’identità adulta adeguata.
La stanza è strutturata in modo che i bambini possano facilmente scegliere giochi idonei per ogni fascia di età ed intraprendere attività con i genitori. Il gioco spesso riveste una dimensione centrale, connotandosi quale elemento di mediazione e di facilitazione della relazione tra il bambino e l’adulto. Tale luogo sarà dotato di un sistema di audio e video sorveglianza, e probabilmente di uno specchio unidirezionale, che permetterà agli operatori di monitorare gli incontri a distanza, garantendo discrezione, ma allo stesso tempo sicurezza. Per questo motivo, lavoreremo in rete con i servizi sociali territoriali ed extraterritoriali e il Tribunale competente, mettendo a disposizione l’utilizzo di una struttura adeguata di cui il nostro territorio ha bisogno».
Per supportare il progetto affinché raggiunga la fase finale, è possibile votarlo utilizzando questo link: https://community-fund-italia.aviva.com/voting/progetto/schedaprogetto/16-803.