«Riteniamo necessario intervenire sulla grave situazione amministrativa della città di Barletta. Dopo quattro anni di governo del sindaco Cascella siamo ormai in piena emergenza su tutti i fronti, da quello della sicurezza e sociale a quello economico, avendo perso ogni controllo sul livello della spesa pubblica, sulla capacità di rilevare esigenze reali dei cittadini, di programmare eventi anche di modesta entità come una festa patronale». A scrivere è Giuseppe Palmitessa, coordinatore cittadino di Noi con Salvini, Barletta. «Solo oggi– 17 luglio- si è discusso di una proposta di modifica del vigente Regolamento Dehors. Un’offesa all’intelligenza di commercianti, cittadini e di quei pochi turisti che trovano una città desolatamente vuota di ogni forma di intrattenimento. Un’amministrazione che alla prova dei fatti si dimostra ancora una volta impreparata, incapace e totalmente disinteressata della cosa pubblica e nella gestione sia dell’ordinaria che della straordinaria amministrazione».

Sul tavolo l’utilizzo delle risorse economiche: «Basti pensare -prosegue la nota- che le scarse risorse economiche anziché essere utilizzate per la tutela dei beni architettonici e per la sicurezza – vedi ad esempio la scala delle Mura del Carmine, di accesso alla litoranea di Ponente, in stato costante stato di degrado manutentivo – sono impiegate per l’installazione di inutili armadietti velobox che sono attivi in rari momenti solo alla presenza dei vigili. Si osserva che le stesse Mura del Carmine necessitano di manutenzione straordinaria e ricostruzione, del tutto o in parte di parte della muratura composta da conci di pietra che in diversi punti è in evidente fase di distacco; ragione per la quale, stando anche alla situazione di pericolo per l’incolumità pubblica, non ci spieghiamo come abbiano potuto rilasciare nei giorni scorsi autorizzazioni per la collocazione delle giostre nel corso della festa patronale e come possano autorizzare la sosta di veicoli giacché la zona è utilizzata come parcheggio scoperto anche in deroga a qualsiasi norma che disciplina le autorimesse». A colpire, scrive Palmitessa, «è l’assenza di alcuna visione strategica; questa amministrazione è il semplice copia incolla delle precedenti annate – le peggiori, che Barletta possa aver conosciuto – il presente di una Barletta che sta soffrendo e sta pagando per scelte scriteriate non certo dettate dai suoi cittadini. D’altronde, gli esempi non mancano: questione giardini Vanvitelli; 167; Parco dell’Umanità; spiaggia di Ponente; chiusura del Presidio della Polizia Stradale; questione fermata del FrecciaRossa; inquinamento. Dove sono i grandi interventi in tema di mobilità? vogliamo parlare di disoccupazione dei giovani barlettani? E vogliamo parlare dei due centri di accoglienza per immigrati extracomunitari di cui i cittadini non sanno nulla?».

«Questa è l’immagine -conclude la nota- della visione strategica del sindaco, dei suoi assessori e di tutti, i consiglieri comunali di maggioranza ed opposizione che nel rimpallo di responsabilità stanno umiliando e declassando la nostra città? Siamo prigionieri di un’amministrazione che ne ostacola la crescita e lo sviluppo; Barletta è una città ancorata a terra e incapace (a causa di chi la amministra) di proiettarsi verso il futuro e questo è un problema amministrativo e politico molto serio nella misura in cui questi signori tirano semplicemente a campare in cambio di un probabile ritorno sulla prossima scena politica cittadina. In questo scenario – da film horror già visto – non c’è più spazio per confronti e proposte, l’unica scelta responsabile è quella di liberare il Comune restituendo la parola ai cittadini».