Un incontro pubblico per presentare le attività svolte nell’ambito del Protocollo di Intesa per il monitoraggio ambientale a Barletta, ieri pomeriggio in un’affollata sala Rossa “Palumbieri” del Castello per condividere con la cittadinanza la nuova fase d’indagine e i risultati di questa prima parte. Presente per il Comune di Barletta l’assessore all’Ambiente, Antonio Divincenzo, e il sindaco Pasquale Cascella, che ha ribadito la necessità di perseguire uno sviluppo sostenibile attraverso le istituzioni che si sono dimostrate volenterose di agevolare questo. 22050491_10212625299200842_156758437_oUno striscione di protesta è stato mostrato dal Forum Salute e Ambiente riportando la scritta: “È troppo tardi per monitorare… È tempo di bonificare”, accompagnato da alcuni volantini richiedenti di individuare i reali responsabili al più presto con le relative bonifiche e chiedendo che non sia accordato il rinnovo da parte degli enti competenti delle autorizzazioni (VIA e AIA) alle aziende responsabili dell’inquinamento. Cascella ha sottolineato il senso di responsabilità che ha coinvolto quest’Amministrazione nell’affrontare e provare a risolvere le problematiche ambientali, cosa finora inattesa da altri, facendo presente che l’unico ritardo è stato di alcuni mesi soltanto dal finanziamento e dal relativo passaggio in Consiglio comunale, mesi in cui si è lavorato confrontandosi con i vari livelli istituzionali e l’Istituto scientifico che si sta occupando del monitoraggio: «Non è mai troppo tardi per affrontare queste tematiche così importanti per il futuro della città e la salute dei suoi cittadini». I risultati di questa prima fase del monitoraggio hanno interessato la zona industriale attigua a via Trani, e sono stati descritti dal prof. Vito Felice Uricchio, direttore del CNR IRSA, raccontando di più punti risultati come contaminanti e descrivendo le attente analisi biomolecolari attuate. Hanno fatto seguito le specifiche relazioni tecniche dei Ing. Giuseppe Gravina  ARPA Puglia,  Dott. Vincenzo Covello ASL BAT. Questa prima fase ha permesso di raccogliere una notevole mole di dati anche relativi alla mortalità nel territorio per 34 anni, analizzandone le cause. L’intervento del Presid­ente della Provincia BAT Nicola Giorgino ha ricordato l’impegno giuridico di questo ente attraverso l’emanazione delle ordinanze che hanno prodotto effetti della magistratura competente; l’assessore regionale all’ambiente Filippo Caracciolo ha ricordato l’importanza del lavoro compiuto dalle istituzioni, sollecitate al problema dalle associazioni locali. Caracciolo ha ricordato anche l’importanza della prossima inaugurazione del Dipartimento Arpa Puglia con sede proprio qui a Barletta che consentirà una maggiore attenzione dell’organismo per il territorio. Ricordiamo che il protocollo d’intesa è stato siglato il 1° dicembre 2015 dalla Regione Puglia, dalla Provincia di Barletta – Andria – Trani, dal Comune di Barletta, dall’Arpa Puglia, dalla Asl BAT e dal CNR IRSA e ieri si è sottolineata l’esigenza di dare continuità al primo monitoraggio ambientale approfondendo i dati acquisiti attraverso una campagna di analisi territoriale più approfondita e mirata.22068948_10212625299560851_277998666_o 22068753_10212625299600852_1566302576_o

In particolare, per la nuova campagna di monitoraggio già si prevedono:
– campionamenti di suolo superficiale (top soil) in porzioni intercluse tra le aree edificate e campionamento delle acque di falda mediante l’utilizzo di pozzi esistenti e la realizzazione ex novo di altri piezometri finalizzati alla determinazione di parametri chimico-fisici e sostanze chimiche presenti nelle matrici ambientali indagate;

– monitoraggio sulla qualità dell’aria condotta mediante l’utilizzo di un laboratorio mobile acquistato dal Comune;

– analisi territoriale del contesto ambientale mediante la valutazione delle ortofoto disponibili, utilizzando la tecnica del Ground Penetrating Radar (GPR) e l’interpretazione ed elaborazione di immagini da satellite;

– analisi delle comunità microbiche (analisi biomolecolari) presenti nella matrice suolo ed acqua sotterranea, finalizzate alla valutazione dell’entità e della distribuzione di composti inquinanti;

– censimento delle aziende presenti nell’area di studio e relativa geolocalizzazione al fine di ottenere informazioni sul loro ciclo produttivo, le materie prime e i prodotti trattati;

– implementazione di un sito internet e del web gis per la pubblicazione dei dati.

La messa in sicurezza e le opere di bonifica paiono non già necessarie, perciò si dovrà già contrastarle in questa seconda fase, sperando di poter presto riconoscere i reali responsabili onde applicare il principio di “chi inquina, paga”. Il report ed i dati sono visualizzabili direttamente collegandosi al link http://barletta.dnsalias.org/barletta/ e consultando il relativo WEB-GIS.

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