Giornata di cordoglio a Barletta, dove la memoria fa riemergere le cicatrici indelebili destando l’attenzione della comunità cittadina tutta su tante questioni che quel tragico 3 ottobre 2011 ha segnato con il crollo di via Roma. Con quella palazzina sono state strappate le vite delle cinque giovani donne, figlie di questa città, la giovanissima studentessa Maria Cinquepalmi e le quattro operaie Tina Ceci, Matilde Doronzo, Giovanna Sardaro e Antonella Zaza. Una sciagura di cui oggi già ricorre il settimo anniversario, ma i crolli continuano in Italia, per diverse responsabilità, ma sempre mietendo vittime innocenti, sia un ponte del ricco Nord Italia industrializzato, sia una palazzina del Mezzogiorno con un laboratorio di maglieria dove si lavorava a nero.43012836_210561149674111_252604893741711360_n

Per l’anniversario si è svolta una breve cerimonia di ricordo davanti al luogo del crollo in via Roma, per la “Giornata della memoria contro la maledilizia”, nonostante le condizioni climatiche avverse della giornata. Presenti il sindaco Cannito, il prefetto Sensi, il vicario mons. Filippo Salvo e autorità politiche e militari del territorio. Sottolineando l’importanza di rivolgere attenzione ai temi dell’urbanistica e delle autorizzazioni pubbliche, è intervenuto Cannito: «L’Amministrazione ha inteso commemorare le vittime di quel nefasto giorno, che mi ha visto anche partecipe come medico del Pronto Soccorso, per esprimere solidarietà ai familiari; ricordando anche a tutti noi la responsabilità quando si approvano delle Delibere amministrative. Ricordo di quel giorno l’impegno di tutti i soccorritori, medici e volontari cittadini, Vigili del fuoco, Forze dell’ordine. Giunto pochi minuti dopo il crollo, a cui non volevo credere, ho lasciato il luogo solo alle 3 del giorno successivo, purtroppo dovendo constatare i cinque decessi. […] Non ho timore ad affermare che c’è una responsabilità politica in questo tipo di vicenda, come nel crollo di via Canosa del ’59; in Consiglio comunale eravamo convinti di far bene e invece abbiamo fatto male: io era tra i consiglieri comunali che hanno approvato quella delibera; ci tengo a precisare che in quella circostanza io ebbi a dire che quell’intervento era una vera schifezza. Ricordo che ancora oggi il Comune di Barletta paga per il tragico evento, anticipando economicamente le responsabilità che saranno accertate alla fine del procedimento giudiziario in atto».

Alle 12:21, ora esatta del crollo che sconvolse la città tutta, è suonata una sirena per un minuto di cordoglio in silenzio, dando spazio alle riflessioni personali e ai ricordi. Sul luogo oggi il vuoto segnato dalla presenza di cinque alberi, a ricordare le vittime, ma presto il Consiglio comunale sarà chiamato a decidere cosa fare in quello spazio, prima però dovrà terminare il processo, giunto in Appello solo qualche mese fa.