In occasione della chiusura delle commemorazioni per il Centenario della Grande Guerra, l’A.N.C.R. (Associazione Nazionale Combattenti e Reduci) unitamente all’Associazione A.N.M.I.G. (Associazione Nazionale fra Mutilati e Invalidi di Guerra) sezione di Barletta, hanno restituito lustro e splendore alla targa antistante la zall’interno del Cimitero di Barletta, realizzata il 2 novembre 1948 dalla stessa Associazione dopo il restauro del monumento.
«L’associazione Nazionale Combattenti e Reduci  auspice il comune  volle decorosamente restaurato questo monumento a perenne memoria dei  concittadini caduti in guerra»


La Cappella, costruita nel 1930 su progetto dell’Architetto Ing. Cav. Arturo Boccassini, su pressione dell’Associazione Nazionale Famiglie Caduti in Guerra e Associazione Combattenti, ha un enorme significato simbolico, che si esplica nelle parole sacrificio e memoria: la memoria rispettosa, anche dell’assurdo e del dolore, che ha la funzione di riscattare il presente.  Essa è strutturata esternamente come una garitta, che raffigura la difesa dei confini della Patria, con dei bossoli disposti lateralmente e difronte uniti da una catena al fine di sublimare il vincolo di amore per la Patria comune ai Caduti in guerra.  Internamente si sviluppa a forma di croce greca, nella cui nicchia di fondo si erge l’altare, sui cui lati ci sono delle lastre di marmo con incisi i nomi dei caduti e due colombaie di dodici urne, dove furono traslate le salme dei caduti.  Il monumento è intriso di dolore, valore e coraggio. Il coraggio di uomini semplici, molti di loro poco più che ragazzi, che hanno combattuto per gli ideali di unità e libertà, di pace e democrazia.  Il gesto compiuto, fa tornare alla luce una piccola parte dello splendore della Cappella e testimonia la volontà da parte dell’A.N.C.R. a tener vivo il ricordo attraverso opere volontarie oltre che a sostenere tanti  concittadini e i familiari delle vittime affinché vengano eseguiti al più presto interventi di manutenzione e restauro all’interno della cappella.