La crisi politica interna alla maggioranza del “Buon Governo” del sindaco Mino Cannito non era affatto cessata: il Consiglio comunale convocato per oggi pomeriggio non si è potuto svolgere per l’assenza del numero legale. Infatti, risultava assente quasi la totalità della maggioranza dei consiglieri comunali. Si torna a parlare di “scissionisti e lealisti” nei confronti di quest’Amministrazione, nata già ‘azzoppata’ per la mancata condivisione di alcuni consiglieri comunali per le nomine (assessorili, ma non solo) scelte dal Primo cittadino; chiedono un rimpasto di Giunta, infatti il principale oggetto del contendere sarebbe l’ultima delega assessorile rimasta disponibile, nelle mani del Sindaco, quella all’Urbanistica.

I dissidenti pare siano circa otto consiglieri di maggioranza, ma oggi pomeriggio era assente l’intera compagine con solo due presenti, il Sindaco e il Presidente del Consiglio Dicataldo che ha dato giusto il rinvio formale. Sono ore queste di riunioni nelle segrete stanze della politica barlettana, e si ricomincia. Oggi si sarebbero dovute approvare le Linee di mandato, già discusse, che tuttavia sono in ritardo, diversi riconoscimenti di debiti fuori bilancio, una mozione sul “Decreto Legge Immigrazione e Pubblica Sicurezza”, nomina dei componenti delle Consulte. Siamo alle solite, già raccontate diversi mesi fa cioè dall’insediamento di quest’Amministrazione, dove una parte della maggioranza consiliare la tiene in ostaggio, rallentando la macchina comunale.