Con agosto alle porte, il futuro è ancora un’incognita per il Barletta 1922. Dopo una primavera tribolata e la consegna del titolo sportivo da parte dei soci dimissionari all’amministrazione comunale guidata da Cosimo Cannito, diverse sono le voci accostate al club biancorosso, che guarda all’alba di settembre come la deadline entro la quale allestire un organico in grado di essere competitivo in Coppa Italia e campionato. Delineare una pista che prevalga sulle altre, al momento, appare esercizio delicato. L’interessamento più pressante resta però quello della Zeus Energy, gruppo con sede a Roma che attraverso un intermediario campano ha manifestato la sua intenzione di vagliare la situazione del Barletta 1922, mentre resta valida – seppur più defilata – la trama che porta a Paolo Abruzzese, ex presidente della Vigor Trani. Sfumate alcune opzioni, come quella legata all’imprenditore Dibenedetto, trovano conferme i rumors su un altro gruppo imprenditoriale non barlettano che nelle scorse ore avrebbe bussato alle porte dell’amministrazione per chiedere le possibilità di un incontro. La priorità per tutte le parti interessate, una volta visionati i bilanci della società, è quella di acquisire una società a costo zero. Le bocche restano cucite e il tempo stringe. Barletta intanto attende di conoscere la sua prossima gestione societaria, ma non è da escludere a priori che una rappresentanza della dirigenza dimissionaria possa comunque far parte del futuro del Barletta 1922. Società che per la seconda volta in tre anni, vive un’estate di fuoco.