Chiamatela unione artistica, chiamatela vecchia amicizia … Cresciuti con gli stessi riferimenti musicali Alessio Boni e Omar Pedrini sono entrambi convinti che alcune canzoni siano vere e proprie poesie, colonne sonore portanti nel pentagramma della vita di molta gente. Momenti storici e generazionali segnati da emozioni e da progetti legati al repertorio di Bob Dylan, John Lennon, Lou Reed, Pink Floyd, David Bowie, Simon & Garfunkel, Bob Marley, Smith’s, Rem, Oasis.

L’idea dei due amici e del particolare sodalizio, si concretizza in uno spettacolo denominato “66/67”. Boni, classe 66, sponda bergamasca, Pedrini, classe 67, sponda bresciana, separati dal lago di Iseo, con il loro “Teatro – Canzone” magnetizzano i cuori, le menti, la memoria del pubblico e strappano applausi e consensi.

È accaduto anche al Curci di Barletta. Tutto esaurito per la prima della stagione 2019/2020. Omar Pedrini canta e suona con la complicità di Larry Mancini (voce e basso), Carlo Poddighe (voce, chitarra e tastiere) e Stefano Malchiodi (batteria). Il camaleontico Alessio Boni dalla voce magnetica e coinvolgente legge i testi tradotti in italiano di brani musicali inglesi che partono dal 1963 e giungono al 2003. Un viaggio su un doppio binario che trascina il pubblico in una riflessione sull’impegno civile del panorama artistico dell’epoca.

Si sta sognando insieme ogni sera e sempre di più!” afferma con entusiasmo Alessio Boni, da noi intervistato poco prima del concertato. “Abbiamo cominciato il 12 giugno con la prima assoluta avvenuta a Salerno al Napoli Teatro Festival. Da allora in ogni teatro si è compiuta l’eccezionale trasversalità di queste dodici canzoni che hanno segnato la storia della musica occidentale con dei pezzi pazzeschi. Una sorta di terapia di gruppo per il pubblico – dice Boni – Si parte in sordina e poi si toccano le corde delle emozioni in un modo in cui io e Omar non ci aspettavamo … probabilmente si ha voglia ancora di sognare come negli anni ’60 quando, con le canzoni, la musica, le parole, si aveva voglia di cambiare il mondo con l’entusiasmo e gli ideali che si sono spenti. In questi pezzi c’è qualcosa che ci appartiene, qualcosa di positivo che gioca a favore della progettualità di un mondo più equo e solidale”.

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Boni da piccolo avrebbe voluto fare la rockstar, Pedrini l’attore. Forse i desideri incompiuti hanno dato la spinta per lo spettacolo i cui testi portano la firma di Alessio Boni e Nina Verdelli.

Volevamo far capire il significato dei brani in inglese, il contesto in cui si sono formate le canzoni. La lingua inglese si presta moltissimo alla musicalità del rock, di qui la traduzione nel racconto, per far apprezzare appieno musica e canto” prosegue Alessio Boni a cui si affiancano le considerazioni di Omar Pedrini. “Il pubblico cambia ogni sera, ma le emozioni e l’energia le percepiamo sul palco con enorme affetto e simpatia. Un banco di prova per noi artisti. Napoli e Milano così come Barletta, tappa d’esordio in Puglia e in seguito Bari, Nardò e Bitonto, dove per il momento concluderemo la nostra avventura, costituiscono per noi una enorme soddisfazione per un lavoro corale che fa bene a tutti”.

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E allora … scommessa vinta, missione compiuta per i due amici di sempre e per i talentuosi musicisti in scena. L’apertura è targata Bob Dylan con “Blowin in the Wind”. Dieci brani rigorosamente interpretati in inglese, fanno eccezione “Sole spento” dei Timoria, testo e musica di Omar Pedrini e “Io non mi sento italiano” magistrale pezzo di Giorgio Gaber. “Volevamo finire con Gaber, pioniere del teatro-canzone, ci sembrava la cosa più giusta – afferma Alessio Boni – anche per i messaggi contenuti nel testo, attualissimi come non mai”. Il tradizionale bis, “Heroes” di David Bowie, registra un Alessio Boni scatenato che si muove come il Duca Bianco.

La Puglia archivia così l’esperienza di “66/67” cominciata il 12 giugno scorso a Salerno. “Omar il guerriero” continuerà a portare in tour i 25 anni di “Viaggio senza vento” storico album dei Timoria. Alessio Boni il 16 novembre a La Spezia riprende l’impegno teatrale del suo “Don Chisciotte”, in tv lo vedremo nelle fiction su Enrico Piaggio e Giorgio Ambrosoli. Ma il calendario per lo spettacolo “66/67” confessano, è sempre aperto!