Anche questa mattina i 1400 studenti dell’Istituto Fermi-Nervi-Cassandro di Barletta sono rimasti a casa. I tecnici della Provincia stanno proseguendo le loro indagini strutturali sui tre plessi scolastici per capire il grado di pericolosità delle crepe comparse su muri e soffitti di aule e corridoi. Lunedì riprenderanno le lezioni ma senza la disponibilità di 18 aule, che rimarranno interdette a studenti e personale scolastico per circa un mese, sino a quando cioè le verifiche strutturali non saranno terminate.

Il dirigente Catapano sta predisponendo delle aule di fortuna in laboratori, corridoi e persino nella sala presidenza per consentire la prosecuzione delle attività scolastiche. Un’emergenza che ha provocato la rabbia delle famiglie che nelle scorse settimane hanno chiesto conto alla Provincia di come siano stati utilizzati i 600mila euro di fondi ministeriali ricevuti dalla Regione nel 2012 e destinati al recupero e alla riqualificazione del Polivalente “Fermi-Nervi-Cassandro”.

Negli anni scorsi, con un cambio di destinazione non autorizzato dalla Regione, la Provincia guidata dal centrodestra decise di destinare quelle risorse alla realizzazione di nuovi laboratori. Un’opera inutile, secondo le famiglie, dal momento che il Polivalente necessita di interventi strutturali urgenti. Il presidente della Provincia Lodispoto, in carica da quattro mesi, promette di recuperare quei fondi che rischierebbero altrimenti di andare perduti.

La Provincia, conclude Lodispoto, ha perso in passato buone opportunità per intercettare fondi da destinare all’edilizia scolastica.