Non si ferma la protesta degli operatori del mercato generale settimanale, che culmina oggi, giorno designato per la riapertura dopo i due mesi di lockdown, con un rifiuto di questi ultimi ad aprire.
Negli ultimi giorni c’erano state tensioni tra gli ambulanti e l’amministrazione comunale, a causa di norme troppo severe che non permetterebbero a tutti di tornare al lavoro. Era stato deciso, infatti, di dimezzare le postazioni di mercato, alternando gli operatori durante i quattro giorni di mercato mensili.
«Sarebbe una violazione dei diritti degli operatori- aveva detto il rappresentante di Casambulanti Montaruli il 18 maggio, giorno in cui i protestanti i sono recati presso Palazzo di Città per esprimere il loro malcontento- in quanto renderebbe il mercato a cadenza quindicinale. Tutti hanno bisogno di lavorare».
Il sindaco Cannito però, dopo una valutazione delle circostanze, era rimasto fermo sulle sue decisioni. E la protesta non si è fermata. Ieri gli ambulanti si sono incontrati per decidere la forma di protesta da utilizzare e si è deciso di non riaprire i propri banchi. La piazzetta del mercato semivuota, dove alcuni operatori si sono recati per esprimere il loro dissenso nel rispetto delle distanze di sicurezza, è sorvegliata da agenti della polizia e militari.