Cumuli di abiti e indumenti usati, di varia natura, normalmente conferiti all’interno degli appositi contenitori di raccolta sparsi per la città, vengono depositati anche all’esterno di questi e in quantità eccessiva. Numerose le segnalazioni giunte a Bar.S.A. nonché le tante altre che “corrono” sui social network: apparentemente queste “montagne” raccontano un vizio di inciviltà ben radicato ma proviamo a fare chiarezza.
La gestione di raccolta di indumenti usati è affidata non a BAR.S.A., bensì a una ditta esterna che ne gestisce tempistiche secondo un preciso calendario. L’aumento di conferimento di tali abiti, associabile al “cambio di stagione”, ha saturato la capienza e posto un interrogativo al cittadino la cui risposta si può riassumere in un “ora lo lascio accanto, qualcuno lo raccoglierà”.
Bar.S.A. e Comune di Barletta hanno rapidamente sollecitato la ditta affidataria ottenendo un pronto aumento del ritmo di raccolta che dovrebbe far rientrare la problematica.
«Nonostante non sia un problema imputabile a Bar.S.A. S.p.A., non abbiamo potuto chiudere gli occhi o girarci dall’altra parte. Pur non di nostra competenza, abbiamo inteso porre in essere servizi straordinari di raccolta di tali rifiuti in attesa che intervengano gli affidatari per le mansioni di cui sono responsabili e competenti». Precisa l’amministratore unico di Bar.S.A. S.p.A. con parole già espresse a mezzo social in risposta alle tante segnalazioni, lecite e puntuali di cittadini virtuosi.
«Devo, tuttavia, invocare quantomeno il buon senso dei cittadini di Barletta. Se l’indumento usato è conferito negli appositi contenitori, diventa giusto conferimento. Se conferito fuori, diventa rifiuto oltre a monumento intollerabile dell’inciviltà. Capisco che uno o più abiti usati vengano percepiti come un rifiuto, qualcosa di cui liberarsi a tutti i costi, ma non è così.
Osservando le tante fotografie che girano sui social, di montagne di abiti, riflettiamo. Noi e l’amministrazione ce la mettiamo tutta, per una città che è di tutti. Applichiamo logica e buon senso. Alcuni, approfittano di questo disordine per conferire anche rifiuti generici, accanto ai contenitori degli indumenti. Una sorta di “liberi tutti” della coscienza civica a cui dobbiamo opporci».
«Continueremo a spenderci in questo doppio fronte – conclude Cianci – massima attenzione alla ditta affidataria con la diligenza del buon cittadino e del buon amministratore e azioni straordinarie a contenere i casi più estremi. Alla soglia della agognata stagione turistica e ormai prossimi all’uscita da questa lunga pandemia da COVID-19, proviamo a fare tutti e per tutti qualcosa di buono. Grazie!».